Olio, tonno, carne e legumi in scatola. Ma anche zucchero, riso, pasta, pelati, prodotti per bambini. E’ la spesa della solidarietà, quella che la Fondazione banco alimentare (SITO WEB) spera finisca nei carrelli domani per la 14ª edizione della giornata nazionale della colletta alimentare. I prodotti a lunga conservazione consegnati dalla gente ai 500 volontari che saranno presenti in 22 supermercati della provincia, infatti, saranno poi donati alle famiglie in difficoltà del territorio: «Solo noi ne seguiamo circa 200 - spiega Fabio Squizzi, presidente dell’associazione domese
Elda Azaña che organizza la colletta quale referente provinciale della Fondazione banco alimentare -, a cui si aggiungono le persone aiutate dalla San Vincenzo di Omegna, dalla Caritas di Verbania, dalla Nuova Itaca di Crodo e dai frati cappuccini di Domodossola». E aggiunge: «I bisognosi sono tanti e purtroppo questo è solo un piccolo aiuto, che certo non risolve il problema della fame. Ma un pacco di alimentari una volta al mese, del valore di circa 60 euro, è già qualcosa per chi è in difficoltà. Inoltre consegniamo i prodotti direttamente alle famiglie in modo da instaurare un rapporto e far sentire loro che non sono sole».
Nessun obiettivo da raggiungere, con la colletta 2010, solo la speranza che la solidarietà abbia ancora una volta la meglio sulla crisi: «La generosità riesce sempre a farsi spazio - commenta Squizzi -. Nell’edizione 2009 sono state raccolte 35,5 tonnellate di prodotti alimentari, due anni prima 30: sono fiducioso che quest’anno riusciremo a raggiungere, e si spera a superare, i risultati precedenti».
Secondo Mauro Zuccari, che da oltre dieci anni partecipa come volontario alla colletta alimentare, «lo scopo dell’iniziativa non è solo raccogliere più alimentari possibile ma anche educare alla solidarietà e alla carità. E devo dire che la risposta della gente cresce di anno in anno: nelle prime edizioni nel Vco, forse perché l’iniziativa era poco conosciuta, tante persone nei supermercati rifiutavano anche solo di prendere il volantino. Ora non solo accettano volentieri di dare il proprio contributo ma la colletta è diventata un appuntamento tradizionale». A donare sono cittadini di ogni età, professione e provenienza, ognuno secondo i propri mezzi: «Ci sono anche tanti anziani che aderiscono - racconta Zuccari -, nonostante spesso non abbiano tanti soldi in tasca cercano di dare una mano, fosse anche solo con una scatoletta».
(Di Valeria Pera su La Stampa)
Friday, November 26, 2010
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