Monday, May 2, 2011

Stresa: "I due piccioni" e "Le fantasie della pasta", due nuove aperture "gastronomiche" in via Principe Tomaso

Dopo il grande successo di prenotazioni e di recensioni (3° nella classifica ristoranti di Stresa per Tripadvisor) registrato per l'apertura del nuovo ristorante trattoria "I due piccioni" (www.duepiccioni.it) ecco che un'altra imprenditrice si affaccia sull'arteria principale di Stresa in via Principe Tomaso con un nuovo laboratorio di pasta artigianale (ex pasta fresca Poletti). Qui di seguito l'intervista rilasciata a Verbania News dall'intraprendente titolare Manuela De Monti che ha dato
addio alla fabbrica per aprire un pastificio con la sorella.

Quale prospettiva se a cinquant'anni sei un'operaia in cassa integrazione in una filatura-ritorcitura che ti richiama al lavoro saltuariamente e il tuo futuro rischia di chiamarsi mobilità. Prendere in mano il mattarello, non per un proletario assalto ai padroni ma per stendere la pasta da riempiere con succulenti ripieni. E' quello che ha deciso di fare la ghiffese Manuela De Monti che, con la sorella Maristella, venerdì 6 maggio e sabato 7 maggio, dalle 16 alle 19, a Stresa in via Principe Tommaso 85 inaugurerà il nuovo pastificio "Le fantasie della pasta" rilevando l'ex gastronomia Poletti. La notizia segnalata dal blog gasteropodalepontino.wordpress.com ci ha incuriositi e abbiamo intervistato la neoimprenditrice.

Come è nata l'idea?

"La passione per la cucina io e mia sorella l'abbiamo sempre avuta - racconta Manuela De Monti -, in passato ho fatto anche qualche catering. Ma non è mai stata un'attività lavorativa vera e propria. Poi sei anni fa mia sorella è tornata dall'America, anche lei stava cercando lavoro. E così abbiamo deciso di cimentarci in questa impresa"

E così si è licenziata?

"Sì, alcuni mi hanno detto che così rinunciavo alla mobiltà, ma a cinquant'anni alla pensione con la mobilità mica ci arrivo e con i soldi della mobilità non riuscirei a pagare l'università a mia figlia. E poi così faccio diventare una passione il mio lavoro"

A chi vi rivolgerete?

"Ovviamente a stresiani e turisti che vorranno assaggiare specialità gastronomiche artigianali. Ma pensiamo anche di rivolgerci ad alberghi e ristoranti, potenziando un'offerta che già veniva fatta dal precedente titolare della gastronomia".

Insomma la tipicità e la tradizione, il mestirre quale risposta alla crisi. Un mantra ripetuto da molti economisti e opinionisti, ma che Manuela e Maristella hanno avuto il coraggio di mettere in atto.

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