Le fotografie del verbanese Claudio Fogli raccontano assieme alle parole di Gisella Motta la bellezza del Golfo
Un incanto. Difficile trovare aggettivo diverso per descrivere la maestosità del paesaggio di laghi, monti e isole, e per quello dell’architettura della Perla del Lago Maggiore. Un aggettivo che, da solo, basta a catalogare la città.
Per raccontare Stresa, più di mille parole, bastano le immagini fotografiche, le istantanee che il verbanese Claudio Fogli e la stresiana Gisella Motta hanno messo insieme nell’ultimo libro che Alberti libraio propone nella sua collezione “Verbano illustrato”: Stresa d’Incanto, appunto. A ventiquattro anni dal debutto, e alla ventiseiesima “fatica” editoriale, arriva per la prima volta un volume tutto stresiano. Data l’internazionalità della località, i testi sono rigorosamente multilingue. Le foto, invece, parlano il linguaggio unico del paesaggio. Partendo dal lago, pienamente detto con l’acqua e - al centro - le sue Isole, il libro si sposta a riva, immortala gli scorci più suggestivi del capoluogo, ne esalta le sfarzose architetture degli alberghi, per poi risalire in quota. Villa Pallavicino, col suo giardino e il piccolo zoo che all’interno vi è stato allestito, ha una sezione tutta per sé, così come - più in alto - il Giardino Alpinia (Duxia, come nacque nel Ventennio in omaggio a Mussolini), vera e propria perla che solo per il paesaggio merita di essere visitato ma che sa farsi ammirare anche per la quantità e qualità delle specie botaniche.
In vetta la floridezza dell’estate lascia spazio all’immacolato candore del Mottarone innevato, che fa da contrasto al blu intenso del Verbano. In mezzo ci sono le ville, e i monumenti, a partire dai numerosi riferimenti rosminiani e nobiliari dei quali Stresa è zeppa.
In 199 pagine Stresa e le sue frazioni ottengono una degna ribalta, che Alberti ha dato alle stampe a fine aprile, che è già in distribuzione e che verrà presentato alle autorità ed alla cittadinanza Venerdì 19 giugno 2009 ore 21 nel Salone del Distretto dei Laghi in Corso Italia 18 a Stresa. ( Da un articolo di M.P. sulla Prealpina )
Un incanto. Difficile trovare aggettivo diverso per descrivere la maestosità del paesaggio di laghi, monti e isole, e per quello dell’architettura della Perla del Lago Maggiore. Un aggettivo che, da solo, basta a catalogare la città.
Per raccontare Stresa, più di mille parole, bastano le immagini fotografiche, le istantanee che il verbanese Claudio Fogli e la stresiana Gisella Motta hanno messo insieme nell’ultimo libro che Alberti libraio propone nella sua collezione “Verbano illustrato”: Stresa d’Incanto, appunto. A ventiquattro anni dal debutto, e alla ventiseiesima “fatica” editoriale, arriva per la prima volta un volume tutto stresiano. Data l’internazionalità della località, i testi sono rigorosamente multilingue. Le foto, invece, parlano il linguaggio unico del paesaggio. Partendo dal lago, pienamente detto con l’acqua e - al centro - le sue Isole, il libro si sposta a riva, immortala gli scorci più suggestivi del capoluogo, ne esalta le sfarzose architetture degli alberghi, per poi risalire in quota. Villa Pallavicino, col suo giardino e il piccolo zoo che all’interno vi è stato allestito, ha una sezione tutta per sé, così come - più in alto - il Giardino Alpinia (Duxia, come nacque nel Ventennio in omaggio a Mussolini), vera e propria perla che solo per il paesaggio merita di essere visitato ma che sa farsi ammirare anche per la quantità e qualità delle specie botaniche.
In vetta la floridezza dell’estate lascia spazio all’immacolato candore del Mottarone innevato, che fa da contrasto al blu intenso del Verbano. In mezzo ci sono le ville, e i monumenti, a partire dai numerosi riferimenti rosminiani e nobiliari dei quali Stresa è zeppa.
In 199 pagine Stresa e le sue frazioni ottengono una degna ribalta, che Alberti ha dato alle stampe a fine aprile, che è già in distribuzione e che verrà presentato alle autorità ed alla cittadinanza Venerdì 19 giugno 2009 ore 21 nel Salone del Distretto dei Laghi in Corso Italia 18 a Stresa. ( Da un articolo di M.P. sulla Prealpina )
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