I dati della ricerca annuale della Banca d’Italia sulla nostra regione tracciano un profilo estremamente chiaro di quello che è successo al territorio nel corso degli ultimi 9 mesi. Calo della domanda esterna, sofferenza delle nostre imprese abituate a fare affari con l’estero e - soprattutto - il grande protagonista non richiesto, la stretta al credito. Una sensazione che viene segnalata dal 46% delle aziende interpellate, con un 20% che ha ricevuto richieste di rientro. Ma che i dati, in realtà, in parte stemperano: più che di una restrizione, infatti, le cifre parlano di un rallentamento della crescita.
Insomma: si fa più credito dell’anno scorso, ma poco. Circa il 5,7% nel rapporto tra marzo 2009 e dicembre 2008. Ma quel che balza agli occhi è la differenza nel caso si tratti di una banca grande o di una banca piccola e più legata al territorio. Per i grandi, infatti, il credito alle imprese è cresciuto del 2,9%, mentre per le piccole il dato sale fino al 17,4%. Merito - dicono dalla Banca d’Italia - di un maggiore radicamento nel territorio che permette la conoscenza diretta dell’imprenditore-cliente, senza limitarsi ai numeri freddi e impersonali del rating.(Da un articolo di Massimiliano Sciullo sul Il Giornale)
Insomma: si fa più credito dell’anno scorso, ma poco. Circa il 5,7% nel rapporto tra marzo 2009 e dicembre 2008. Ma quel che balza agli occhi è la differenza nel caso si tratti di una banca grande o di una banca piccola e più legata al territorio. Per i grandi, infatti, il credito alle imprese è cresciuto del 2,9%, mentre per le piccole il dato sale fino al 17,4%. Merito - dicono dalla Banca d’Italia - di un maggiore radicamento nel territorio che permette la conoscenza diretta dell’imprenditore-cliente, senza limitarsi ai numeri freddi e impersonali del rating.(Da un articolo di Massimiliano Sciullo sul Il Giornale)
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