Dare vita a un maxi ente composto dagli attuali territori di Biella, Vercelli, Novara e Vco, è questa la nuova proposta bipartisan sulle province del Piemonte nord-orientale Un’area compresa tra la Valle d’Aosta e il Canton Ticino, che a sud confinerebbe con il Torinese da una parte e la Lombardia dall’altra.
Il primo a rispolverare l’idea (andando grossomodo a ricalcare la geografia degli Anni 20) è stato il parlamentare valsesiano della Lega nord Gianluca Buonanno, seguito dall’europarlamentare biellese del Pd Gianluca Susta. Non è un caso che la proposta
parta da Biella e Vercelli: i due enti, stando alle prime ipotesi della manovra studiata per ridurre i costi dello Stato, verrebbero soppressi. Sorte evitata dal Vco solo grazie alla clausola del «confine con uno Stato estero a patto che ci sia almeno un valico».
L’idea di Buonanno e Susta è anche quella di riequilibrare la bilancia rispetto al Cuneese, accusato spesso di avere troppo peso sulle scelte strategiche del Piemonte. Se Buonanno è esplicito, parlando di unico ente generato dalla somma dei quattro attuali territori, Susta la prende un po’ più alla larga ma i termini non cambiano: «Innanzitutto è necessario affidare alle Regioni l’onere del riordino delle Province sulla base di criteri economici e funzionali. Fatto ciò, auspico la nascita nel Piemonte nord orientale, un unico, grande, ente intermedio che abbia centro a Novara e sia articolato in una pluralità di distretti».
Susta lancia anche una seconda ipotesi, che prevede di escludere dal progetto la pianura: «Quantomeno si dovrebbe dar vita alla Provincia alpina facendole assorbire i territori alle pendici del Monte Rosa: dovrebbe comprendere Biellese, Valsesia e il Verbano Cusio Ossola, zone che hanno in comune analoghi problemi industriali, di assetto e tutela idrogeologica e di valorizzazione turistica». Concetti ribaditi in serata anche dall’ex presidente nazionale delle Acli Luigi Bobba, ora deputato del Pd.
Si tiene a margine del dibattito per il momento il governatore del Piemonte Roberto Cota, pur senza nascondere un giudizio positivo sulla riorganizzazione territoriale: «Anche il Governo ha confermato l’importanza dell’ente Provincia in sé - ha detto ieri al termine della Conferenza dei presidenti di Regione -, specificato questo dico “sì” alle Province utili: se si deve fare una razionalizzazione, l’intervento deve riguardare le più piccole».
(Da Ivan Fossati su La Stampa. Foto La Stampa)
Thursday, May 27, 2010
Riorganizzazione Province: Proposta la maxi provincia Verbania, Novara, Biella e Vercelli
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