Thursday, March 31, 2011

Stresa: Palazzola, lavori dal 2012, ma il progetto è dimezzato

Il cantiere per La Palazzola aprirà nel 2012. Forse. Gli unici soldi sicuri - ha confermato in Consiglio comunale il sindaco Canio Di Milia rispondendo all’interpellanza di Marcella Severino (Insieme) - sono i 355 mila euro destinati al progetto definitivo della villa, oltre ai 500mila messi a disposizione dalla Fondazione Cariplo. A determinare i ritardi, in parte, i ricorsi (respinti) dei gruppi di progettazione non vincitori del bando; in parte, le revisioni al progetto preliminare, ora
approvato, imposte dai competenti uffici regionali. I cinque milioni promessi dall’amministrazione Ghigo verrebbero erogati, a rate, a partire dal 2012. Gli unici fondi al momento disponibili sono i 500mila euro assegnati al Comune di Stresa dalla Fondazione Cariplo e inseriti nei contributi ai progetti emblematici.

Cinque milioni e mezzo che serviranno a ristrutturare la parte in superficie, cioé i ruderi della villa, per ospitare grandi mostre d’arte. Parco e ipogeo, lo spazio espositivo sotterraneo, rientrano nei sei milioni del secondo lotto. Che, però, difficilmente arriveranno. «La Regione - ha concluso Di Milia - lascia intendere che, avendo già destinato a Stresa 5 milioni per il rinnovo tecnologico della funivia per il Mottarone, difficilmente potrà metter ulteriormente mano ad altre risorse». La Palazzola sarebbe dunque dimezzata rispetto al progetto originale.

In Consiglio s’è parlato anche della copertura della sala d’aspetto dello scalo della Navigazione Lago Maggiore, che verrà rifatta a partire da ottobre. L’intervento è già stato finanziato, ha assicurato a Piero Vallenzasca (Insieme), il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Bottini. Lo scalo, inoltre, è al centro d’una complessa rivendicazione di competenze tra Comune di Stresa e Regione Piemonte: nonostante la giunta Diverio all’epoca avesse acquistato l’immobile per 361mila, da Torino continuano a rivendicarne la competenza (insieme al Lido Blu e alla Verbanella). Sullo scalo è atteso un parere da Torino, anche se il nodo dovrebbe essere stato sciolto dal varo del cosiddetto "federalismo demaniale".

Ad aprire il lungo elenco delle mozioni e interpellanze del gruppo "Insieme", la richiesta di varare un piano organico per le opere pubbliche nelle frazioni, illustrata da Alessandro Bertolino. Richiesta bollata come «libro dei sogni» da Bottini e per la quale il capogruppo di maggioranza, Alberto Galli, aveva proposto la derubricazione a «raccomandazione», respinta dalla minoranza. La mozione è stata poi respinta a maggioranza.
(di Mauro Rampinini su La Prealpina)

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