«Una serata come questa ti fa salire di livello»: questo il commento a caldo di Chiara Scapolo, da Caravate, in provincia di Varese, al termine dei due valzer (Tchaikovsky e Verdi) danzati al braccio del cadetto Nicola Ernesto Di Laurelio. Un "giro" ballato sabato sera, nel salone al piano terra del Regina palace hotel di Stresa, all’edizione inaugurale di “Il tuo primo ballo”, organizzato da ApeVco (Associazione promozione eventi Verbano Cusio Ossola). In effetti, anche per
una cosa “frivola” come un debutto in società le coetanee di Chiara e delle altre quattordici partecipanti alla serata di Stresa, nel XIX secolo, dovevano applicarsi: posare per ore per farsi cucire addosso un abito su misura, seguire lezioni di “portamento”, imparare a muoversi a tempo di musica in balli molto più “formali” di quelli in voga dalla seconda metà del secolo scorso. Senza contare il fascino della divisa di gala dei cadetti della Scuola militare Teulié di Milano. L’unica “concessione” al ritmo frenetico del XXI secolo, la brevità del “debutto”, una ventina di minuti o poco più, preceduta, come si conviene in questi casi, da una lunga attesa. Un po’ come avviene per le spose nel giorno del matrimonio. Compìti, impeccabili nel ruolo, invece, i cadetti: come si conviene al tipo di formazione che stanno ricevendo.
una cosa “frivola” come un debutto in società le coetanee di Chiara e delle altre quattordici partecipanti alla serata di Stresa, nel XIX secolo, dovevano applicarsi: posare per ore per farsi cucire addosso un abito su misura, seguire lezioni di “portamento”, imparare a muoversi a tempo di musica in balli molto più “formali” di quelli in voga dalla seconda metà del secolo scorso. Senza contare il fascino della divisa di gala dei cadetti della Scuola militare Teulié di Milano. L’unica “concessione” al ritmo frenetico del XXI secolo, la brevità del “debutto”, una ventina di minuti o poco più, preceduta, come si conviene in questi casi, da una lunga attesa. Un po’ come avviene per le spose nel giorno del matrimonio. Compìti, impeccabili nel ruolo, invece, i cadetti: come si conviene al tipo di formazione che stanno ricevendo.
Teneri poi i “mini deb”, Roberta e Tommaso (età di appena cinque anni), che hanno volteggiato al ritmo di “Il bel Danubio blu” qualche istante prima di ragazze e cadetti.
Ad aprire la serata era stata Laura De Guarinoni in “La morte del cigno”. Passerella anche per le autorità, militari, il comandante della scuola Teulié, tenente colonnello Gioacchino Violante, e civili, con il presidente della Provincia, Massimo Nobili. A Violante, l’ex-vicesindaco ed ex-assessore al Turismo Romano Aguzzi, ha consegnato una targa ricordo del comune di Stresa.
Queste le altre coppie nell’ordine in cui sono state annunciate dalla madrina della serata, Laura Fabbri (speaker della serata Piero Pratesi): Martina Masciaga (Domodossola) e Riccardo Colosimo, Sabrina Bertona (Gargallo) e Luigi Marra, Francesca La Polla (Torino) e Paolo Boninfante, Veronica De Vitis (Biasca, Canton Ticino) e Pierluigi Filippo, Elisa Antoniazza (Oggebbio) e Jacopo Bottoni, Cristina Listello (Gravellona Toce) e Alfredo Jervolino, Clarissa Bernasconi (Agra) e Enrico Ceruti, Isabella Ferraro (Paruzzaro) e Tommaso Gallarati, Marzia Bogianchini (Omegna) e Vittorio Paolelli, Marzia Spera (Invorio) e Salvatore Oreggi, Claudia Parisi (Verbania), Alessia Basili (Cassano Magnago) e Luigi Landolfi, Alice Zanotti (Domodossola) e Alessandro Gianpietro, Nency Beltrami (Verbania) e Francesco Balcucci.
(Di Mauro Rampinini su La Prealpina)



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