«Il vetturino della nostra cabina della funivia è il mio eroe, non abbiamo nemmeno scoperto il suo nome, ma per lui, se capita a Genova dalle nostre parti, c’è una birra pagata: grazie mille a tutto lo staff della funivia». A raccontare il lieto fine del blocco alla funivia di domenica scorsa, è Leah Marie Armstrong, donna canadese di 44 anni. Assieme al marito italiano Edoardo Beraldo si è trovata tra i passeggeri evacuati domenica dalle cabine della funivia a seguito dell’accavallamento della fune traente e di quella portante. La donna ha anche postato su You Tube (Video 1 e Video 2 ) il video delle operazioni di soccorso: nei 40 secondi di
filmato all’interno della cabina si vede una anziana signora inglese imbragata lasciare il bastone e la borsa al marito prima di essere calata da pochi metri d’altezza al suolo attraverso l’apertura sul fondo della cabina della funivia. Il clima a bordo appare abbastanza rilassato, tanto che si distingue chiaramente il marito dire all’anziana moglie «See you later», un rassicurante ci vediamo fra un po’.
Subito dopo toccherà proprio a Leah Armstrong farsi calare: «Ho avuto un piccolo attacco di panico e così a quel punto mio marito e alcuni compagni di viaggio olandesi hanno insistito che fossi io a farmi calare subito dopo». «Anche se non soffro di vertigini, divento un po’ ansiosa quando sono intrappolata da qualche parte e provo un po’ di claustrofobia. Non sono sicura se ero più spaventata della discesa con il verricello o dell’ipotesi di rimanere bloccata nella cabina della funivia per l’eternità».
La funivia è rimasta chiusa nel tratto superiore fino a martedì, riprendendo poi regolarmente servizio ieri mattina.
(Luca Gemelli, La Stampa)
Thursday, July 22, 2010
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