Wednesday, November 24, 2010

Volontari di Stresa e Baveno in Russia per progetti italiani per i bimbi di Cernobyl

Dal 7 al 14 novembre una delegazione di “Le Russie di Cernobyl” di Legambiente si è recata nella regione di Brjansk, in Russia, nella cosiddetta “zona di Cernobyl”.  Tra gli 11 volontari anche rappresentanti di Stresa e Baveno: Francesca Marcomini, Sonia Panzeri, Carla Bellezza, Cesare Tacconi e Caterina Bianchi. L’obiettivo del viaggio è stato quello di monitorare alcuni progetti in favore dei bambini di Cernobyl in atto in quei territori, e la creazione di una rete locale di partner sia a livello istituzionale sia a quello
degli eco-volontari, con obiettivo lo svolgimento di programmi di scambio culturale e di sviluppo del volontariato.
Come racconta Stefano Fronteddu, coordinatore de “Le Russie di Cernobyl”: «Nei villaggi abbiamo presentato il nuovo progetto “Villaggi-amici”, che prevede il gemellaggio tra comunità italiane e russe con l’obiettivo di sviluppare piccole e medie iniziative sia di aiuto sia di scambio». Durante queste visite è stato ufficializzato l’inizio dei gemellaggi tra Stresa e Verešcaki e tra Baveno e Dobrodeevka, con il patrocinio dei rispettivi Comuni. Prosegue Fronteddu: «Il progetto principale dedicato ai bambini di villaggio è, però, quello di Dubrava e consiste nel finanziamento di un periodo di tre settimane di vacanza-risanamento nell’omonimo sanatorio, durante il quale i bambini smaltiranno il 25-30% delle radiazioni interne accumulate durante l’anno.

Nella cittadina di Klincy stiamo inoltre sviluppando un programma di volontariato ecologico. Nel ginnasio è stato creato un eco-club dal nome “Costellazione”,i cui giovani volontari sono impegnati nell’ecologia e nel sociale, oltre che in iniziative di beneficenza e di prevenzione sul consumo di alcol e
droga». I ragazzi di Klincy si stanno impegnando anche a formare altri eco-club nelle scuole delle altre
province contaminate, diffondendo al contempo informazioni su Cernobyl e la radio-protezione. «Il nostro obiettivo - conclude il responsabile di “Le Russie di Cernobyl” - era proprio quello di formare una sorta di “eco-costellazione” di giovani volontari e ci ha fatto molto piacere aver constatato, questa volta più che in passato, la voglia di uno sviluppo della società civile e la presenza di tanti giovani ricettivi ai messaggi su un mondo più pulito e uno sviluppo più sostenibile per l’ambiente».

Nel periodo pre-natalizio, presso diversi punti vendita a Stresa, sarà infine possibile acquistare un panettone, il cui ricavato verrà devoluto interamente al risanamento dei bambini e per la ristrutturazione delle scuole dell’area coperta dai progetti.
(Di Chiara Bottazzi su EcoRisveglio)

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