Da: LaStamapa.it
A cinque giorni dallo scandalo sul Premio Grinzane Cavour e sul suo presidente e patron Giuliano Soria, è già caduto un primo frutto dal ramificato albero dell’omonima associazione: il Grinzane Cinema, che si sarebbe dovuto tenere dall’ 11 al 14 marzo a Stresa (Verbania), è stato annullato. E chissà se tornerà mai più in vita. Ma sono in molti, a cominciare dalla Regione Piemonte, che l’anno scorso ha finanziato le iniziative di Soria con un milione e 100.000 euro, a pensare che i pezzi più grossi del Grinzane come il Premio Letterario tradizionale di giugno e il Piemonte Noir sul lago d’Orta debbano sopravvivere.Si tratta, come sostiene l’assessore regionale alla Cultura, Gianni Oliva, «di iniziative che hanno avuto un grande ritorno di immagine, e anche di turismo per la Regione, basta pensare la frequentazione di Soria con molti Nobel e con alcuni degli intellettuali e scrittori più noti al mondo». Intanto, mentre l’inchiesta della Guardia di Finanza e della Procura di Torino continua, su due filoni, malversazione e violenza sessuale, a Torino negli ambienti culturali e politici si discute se sia meglio, perchè il Grinzane non coli a picco come il Titanic, che Soria si dimetta oppure venga disposto una sorta di commissariamento. Alcuni dei suoi tantissimi collaboratori (ufficialmente il premio ha solo 2 dipendenti) starebbero inoltre valutando se costituirsi parte civile in un eventuale dibattimento.
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A cinque giorni dallo scandalo sul Premio Grinzane Cavour e sul suo presidente e patron Giuliano Soria, è già caduto un primo frutto dal ramificato albero dell’omonima associazione: il Grinzane Cinema, che si sarebbe dovuto tenere dall’ 11 al 14 marzo a Stresa (Verbania), è stato annullato. E chissà se tornerà mai più in vita. Ma sono in molti, a cominciare dalla Regione Piemonte, che l’anno scorso ha finanziato le iniziative di Soria con un milione e 100.000 euro, a pensare che i pezzi più grossi del Grinzane come il Premio Letterario tradizionale di giugno e il Piemonte Noir sul lago d’Orta debbano sopravvivere.Si tratta, come sostiene l’assessore regionale alla Cultura, Gianni Oliva, «di iniziative che hanno avuto un grande ritorno di immagine, e anche di turismo per la Regione, basta pensare la frequentazione di Soria con molti Nobel e con alcuni degli intellettuali e scrittori più noti al mondo». Intanto, mentre l’inchiesta della Guardia di Finanza e della Procura di Torino continua, su due filoni, malversazione e violenza sessuale, a Torino negli ambienti culturali e politici si discute se sia meglio, perchè il Grinzane non coli a picco come il Titanic, che Soria si dimetta oppure venga disposto una sorta di commissariamento. Alcuni dei suoi tantissimi collaboratori (ufficialmente il premio ha solo 2 dipendenti) starebbero inoltre valutando se costituirsi parte civile in un eventuale dibattimento.
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