La Forestale "passa al setaccio" negozi e supermercati per verificare il rispetto delle norme su etichettatura e tracciabilità dei prodotti agro-alimentari. E fioccano le multe.
Tra sabato e lunedì gli uomini del comando provinciale del Corpo Forestale dello Stato hanno controllato 35 esercizi commerciali in tutta la provincia, concentrandosi su ipermercati, supermercati e negozi di Verbania, Omegna e Domodossola, senza trascurare i mercati settimanali. Nel mirino soprattutto i settori carne, pesci, ortofrutta, olio e dolci natalizi. Sono state rilevate 13 infrazioni di natura amministrativa, con altrettante multe che vanno da un minimo di 1.000 a un massimo di 4.000 euro.
Le violazioni più frequenti riscontrate sono state quelle relative alla mancata etichettatura delle carni (4 sanzioni) e del pesce (2). In un caso è stata contestata l'esposizione per la vendita di un prodotto scaduto, mentre in altro caso, in un ristorante-pizzeria, gli agenti hanno rilevato l'utilizzo ai tavoli di olio senza etichettatura, nè identificabilità.
Altri tre esercenti sono stati multati per aver esposto prodotti del reparto ortofrutta senza indicazioni di origine; due, invece, le contravvenzioni ai ristoranti per aver violato le regole per lo smaltimento degli olii esausti usati in cucina.
Nessuna infrazione è stata invece riscontrata nel settore dei dolci natalizi. Le produzioni industriali e artigianali di panettoni e pandori sono infatti risultate in regola con il disciplinare normativo, anche per quanto riguarda l'utilizzo degli ingredienti.
Ma il bilancio - precisa una nota della Forestale - «appare decisamente negativo. Purtroppo a cinque anni dall’entrata in vigore della normativa di riferimento, esistono ancora evidenti difficoltà nel riuscire a ottenere un generalizzato rispetto della disciplòina sulla tracciabilità dei prodotti alimentari. Il controllo, che ha impegnato 14 persone, è stato esteso a più settori contemporaneamente allo scopo di fornire una tutela ad ampio spettro del consumatore. Gli accertamenti sulla tracciabilità e la corretta commercializzazione di prodotti alimentari ed agricoli sono presupposto essenziale a garanzia di qualità del prodotto e sicurezza dello stesso». Per questo i controlli di questo tipo verranno ripetuti in futuro.
(Da La Prealpina)
Tra sabato e lunedì gli uomini del comando provinciale del Corpo Forestale dello Stato hanno controllato 35 esercizi commerciali in tutta la provincia, concentrandosi su ipermercati, supermercati e negozi di Verbania, Omegna e Domodossola, senza trascurare i mercati settimanali. Nel mirino soprattutto i settori carne, pesci, ortofrutta, olio e dolci natalizi. Sono state rilevate 13 infrazioni di natura amministrativa, con altrettante multe che vanno da un minimo di 1.000 a un massimo di 4.000 euro.
Le violazioni più frequenti riscontrate sono state quelle relative alla mancata etichettatura delle carni (4 sanzioni) e del pesce (2). In un caso è stata contestata l'esposizione per la vendita di un prodotto scaduto, mentre in altro caso, in un ristorante-pizzeria, gli agenti hanno rilevato l'utilizzo ai tavoli di olio senza etichettatura, nè identificabilità.
Altri tre esercenti sono stati multati per aver esposto prodotti del reparto ortofrutta senza indicazioni di origine; due, invece, le contravvenzioni ai ristoranti per aver violato le regole per lo smaltimento degli olii esausti usati in cucina.
Nessuna infrazione è stata invece riscontrata nel settore dei dolci natalizi. Le produzioni industriali e artigianali di panettoni e pandori sono infatti risultate in regola con il disciplinare normativo, anche per quanto riguarda l'utilizzo degli ingredienti.
Ma il bilancio - precisa una nota della Forestale - «appare decisamente negativo. Purtroppo a cinque anni dall’entrata in vigore della normativa di riferimento, esistono ancora evidenti difficoltà nel riuscire a ottenere un generalizzato rispetto della disciplòina sulla tracciabilità dei prodotti alimentari. Il controllo, che ha impegnato 14 persone, è stato esteso a più settori contemporaneamente allo scopo di fornire una tutela ad ampio spettro del consumatore. Gli accertamenti sulla tracciabilità e la corretta commercializzazione di prodotti alimentari ed agricoli sono presupposto essenziale a garanzia di qualità del prodotto e sicurezza dello stesso». Per questo i controlli di questo tipo verranno ripetuti in futuro.
(Da La Prealpina)
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