
E i turisti sui laghi sono comunque il 23% del totale della regione: in tutto 2.311.670, il 78% dei quali arriva dall'estero.
Sono proprio Paesi come gli Stati Uniti o l'Inghilterra, dove la crisi ha colpito più duramente, a disertare in massa la bella vita all'italiana sulle rive del lago: da questi due Stati arriva il 40% di turisti in meno, una vera ecatombe.
Tedeschi (sono il 39,6% del totale), olandesi e svizzeri, invece, continuano ad arrivare in massa: e preferiscono, com’è tipico nel Nord Europa, sistemazioni low cost e più all'aria aperta. Come i campeggi, l'unico tipo di sistemazione che non arretra ma cresce: +2,86% tra gli stranieri e 4,85% tra gli italiani. E se una sistemazione in albergo dura in media tre giorni, chi ha scelto il campeggio vi è rimasto per almeno sei, soprattutto con bambini piccoli o animali al seguito. Insomma, nonostante il periodaccio la situazione è più stagnante che in recessione. E molti ne approfittano per ristrutturare e rimettere a posto le strutture, tenendole chiuse: un migliaio i posti letto che mancano, rispetto allo scorso anno, nonostante ben 23 alberghi e bed & breakfast siano stati inaugurati durante il 2009.
(La Prealpina)
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