Arrivano importanti segnali di ripresa dal settore del turismo alberghiero: sono queste le indicazioni, che emergono dai primi dati elaborati dall’Osservatorio turistico provinciale sulla stagione 2010 per il periodo dal 1 gennaio al 31 agosto. La presenze alberghiere, il numero di notti trascorse in albergo, nei primi otto mesi dell’anno fanno un salto all’insù del 8,47 per cento. Rallenta, invece, ma qui i dati sono ancora in fase di elaborazione, l’extra alberghiero, che fa registrare un
meno 2,8%, penalizzato dalle pessime condizioni meteorologiche d’inizio stagione.
Il dato complessivo di alberghiero ed extra indica una crescita del 2,39% delle presenze, valore che diventa ancora più rilevante se si prende in esame l’area del solo Lago Maggiore, dove l’incremento è addirittura del 4,86%. «E’ un dato importante, che fa tirare un sospiro di sollievo – commenta il presidente del Distretto dei Laghi Antonio Longodorni – la leggera flessione dell’extralberghiero è sicuramente l’effetto del pessimo avvio di stagione dal punto di vista del meteo».«Queste cifre, anche se si dovrà attendere comunque il dato definitivo, confermano le percezioni avute nel periodo estivo».
«Vi è stata una forte crescita delle prenotazioni, soprattutto da parte di clientela individuale nel segmento leisure, mentre la ripresa del settore congressuale è ancora un po’ lenta» sottolinea Antonio Zacchera, amministratore dell’omonimo gruppo alberghiero. «E’ importante comunque distinguere anche il dato relativo alle presenze da quello del fatturato, penalizzato da un mercato competitivo sul fronte delle tariffe».
A fare la differenza è stata una vera e propria esplosione delle prenotazioni via internet sui vari portali, dove durante il periodo estivo si è combattuta una intensa battaglia di prezzi con le tariffe delle strutture a quattro stelle che, al ribasso, si sono avvicinate molto a quelle degli alberghi a tre stelle.
Tra i beneficiari dell’incremento delle presenze anche il settore della ristorazione e dei bar: contrariamente a quanto avviene per i gruppi, che tradizionalmente hanno inclusa la mezza pensione, la clientela individuale prenota normalmente il trattamento di camera e colazione e quindi è cliente naturale per ristoranti e caffè.
«L’andamento delle presenze è stato diverso tra le strutture a tre e a quattro stelle – conferma Gian Maria Vicenzi, presidente di Federalberghi – il dato positivo deve comunque spingere a puntare ancora di più sul turismo, che è l’unica economia che non può essere delocalizzata». Vicenzi sottolinea anche come, nonostante la ripresa, il livello occupazionale nelle strutture ricettive non sia però ancora tornato ai livelli del 2008.
La crescita significativa dell’8,47% delle presenze non ha infatti riportati i flussi turistici al livello del 2008: nel 2009 le strutture alberghiere avevano subito un vero e proprio crollo toccando a fine anno un meno 15% in termini di presenze e quindi se il dato fosse confermato il recupero sarebbe pari a metà del calo del 2009.
Tuesday, September 21, 2010
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