I ripetitori tv che ancora consentono la ricezione dei programmi in analogico si spegneranno definitivamente dal 25 al 29 ottobre. Chi ha aspettato l’ultimo momento per acquistare il decoder, dovrà attendere lo spegnimento del vecchio segnale per sintonizzarlo; chi già ne possiede uno, dovrà risintonizzarlo. E per 20 Comuni dislocati nelle valli, sarà la fine temporanea della ricezione di ogni segnale televisivo. Al momento non si sa ancora per quanto. Questo è il quadro uscito dall’incontro di ieri, organizzato dalla Provincia, con Vito Di Marco, del Ministero per lo
Sviluppo economico, e Ferdinando Lucidi, della Fondazione Ugo Bordoni. Le frequenze, ha assicurato Di Marco, verranno assegnate la prossima settimana. Nessuna possibilità, come chiesto dal presidente Massimo Nobili, di tenere accesi i ripetitori sino a fine anno per consentire la digitalizzazione almeno di quel 70% del territorio che è possibile coprire con i 500mila euro stornati dai fondi per l’estensione della banda larga (che slitta di un anno). Per gli altri 150mila euro con i quali si potrebbe arrivare al 90% di copertura, s’aspettano buone nuove da Torino. A parte le tv di nuova generazione e i decoder (per finanziare il quale agli over 65 è concesso un contributo di 50 euro), la possibilità più immediata di ricezione è l’installazione d’una parabola e l’utilizzo di decoder per la piattaforma gratuita Tv Sat. Una soluzione tecnica, ma anche una spesa, che, secondo i calcoli dell’assessore della Comunità montana Valle Ossola Filippo Cigala Fulgosi, metterebbe 7.500 famiglie (oggi servite dai 30 ripetitori dislocate nelle valli) in condizione di continuare a ricevere i programmi.(Di M.R. su La Prealpina)
Tuesday, October 19, 2010
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