Sunday, August 9, 2009

In funivia in vetta al Mottarone? Un salasso


Più d’un turista, soprattutto straniero, ha sobbalzato sentendosi chiedere 17,50 euro per la corsa in funivia andata e ritorno dal lido di Carciano alla vetta del Mottarone. «I prezzi – spiega Giorgio Giuriola, presiedente della pro loco del Mottarone – sono saliti in coincidenza con l’apertura della seggiovia dalla stazione a monte alla vetta. Purtroppo, però, soprattutto gli stranieri spesso non sono al corrente e finiscono per salire comunque in vetta a piedi. Ce ne accorgiamo tutti i giorni. Un po’ per mancanza di comunicazione, un po’ per mancanza di cartelli che mettano i passeggeri sull’avviso». Con quali conseguenze sugli affari delle attività della vetta? «Fino ad ora – risponde Giuriola – patiamo più il cattivo tempo di questa estate, soprattutto nei fine settimana, del caro funivia-seggiovia. Piuttosto, dovrebbe essere il Comune di Stresa a far qualcosa per avvertire i turisti che la seggiovia è in funzione e, magari, inaugurare formalmente l’impianto con qualche iniziativa di richiamo».
«È preciso dovere del gestore, non del comune di Stresa – replica il sindaco, Canio Di Milia – pubblicizzare adeguatamente l’entrata in funzione della seggiovia. Quanto alle tariffe, io stesso mi sono sorpreso in questi giorni ascoltando le lamentele di un turista francese, con casa e residenza legale a Stresa. Sono caduto letteralmente dalle nuvole quando mi ha chiesto come mai il biglietto fosse così caro. Farò fare le verifiche del caso alla polizia municipale e segnalerò la cosa alla Provincia, che rimane l’ente concedente. Ritengo che la società di gestione sia tenuta ad avvertire la clientela della possibilità di utilizzare soltanto la funivia, se lo desidera, o anche la seggiovia praticando ovviamente tariffe differenziate. Farò verificare, inoltre, se la Società ferrovie del Mottarone abbia, o meno, ottemperato all’ordinanza di abbattimento del manufatto di sua proprietà crollato sotto il peso delle nevicate di quest’inverno sul piazzale a monte della funivia. Capisco se, di fronte a certe tariffe, i turisti magari con famiglia al seguito si siano sorpresi».
(Art. di Mauro Rampinini sulla Prealpina)

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