Saturday, June 26, 2010

Convenzione Comune-Pallavicino: Lista Insieme! minaccia di rivolgersi alla Procura

Due sono le possibilità dell Amministrazione Di Milia nel consiglio di martedì 29 giugno: risolvere o emendare radicalmente la convenzione tra Comune di Stresa e proprietà Pallavicino siglata il 25 marzo 2009 e approvata dal consiglio comunale il 29 aprile 2009 oppure, in caso contrario, vedere tutti gli atti di questo accordo finire alla Procura della Corte dei Conti, per quanto concerne gli aspetti contabili e risarcitori, e alla Procura della Repubblica, per quanto attiene ai risvolti penali. Questa l’intenzione del gruppo consiliare Insieme! che,
alla proposta deliberativa per avviare il procedimento di risoluzione del rapporto concessorio, ha allegato una valutazione delle indennità espropriative relative all’area prospiciente Villa Pallavicino, interessata dagli interventi e quantificate in 167mila euro circa.

«La strada dell’esproprio doveva percorre l’amministrazione comunale o altra via tra quelle previste dalla legge sui lavori pubblici, invece di piegarsi agli interessi del privato e di procurare alle casse, in caso questa opera andasse in porto, un sicuro danno erariale. Il parcheggio di Villa Pallavicino è stato uno degli argomenti forti della nostra campagna elettorale -ricorda il capogruppo Giovan Battista Vecchi-; adesso, dopo il silenzio assordante che è calato su questo accordo vergognoso, torniamo a dibatterne nelle sedi istituzionali, in aula consiliare che, più di un anno fa, si era limitata a ratificare un accordo siglato un mese prima tra il sindaco Canio Di Milia e la proprietà.

Di Milia ha sbagliato nella forma, perché ha trattato questa concessione come un affare privato e ignorato che, come sindaco, il consiglio, pronunciandosi avrebbe dovuto assegnargli il mandato; nella sostanza, perché questo atto disattende in maniera fragorosa l’equilibrio di condizioni fra le
parti e trasferisce alla proprietà risorse di gran lunga superiori al costo di esproprio.
Basti pensare che il Comune, in base all’accordo, si impegna a realizzare opere di rilevanza pubblica, a fare manutenzione e a versare il 30% delle tariffe incamerate con i parcheggi, e il tutto, dopo 60 anni massimo, finirà al privato».

Da ricordare, inoltre, che il sindaco non ha fornito nell’atto passato e approvato in consiglio comunale nell’aprile 2009 alcuna stima dei costi delle opere che il Comune si impegnava a realizzare, essendo questi legati alla soluzione progettuale che il concedente avrebbe presentato.
Una mancanza di informazione che toccava altri elementi determinanti per operare una scelta oculata: la stima del valore del diritto reale di superficie perpetuo oggetto di promessa di cessione al Comune, la misura delle riscossioni da tariffa per le soste e la misura della mancata riscossione della tariffa per le gratuità assegnate ai visitatori del parco zoologico.

 «Confidiamo che, dopo oltre un anno, i nuovi consiglieri di maggioranza considerino con più equanimità la questione –conclude Vecchi–, sconfessino quanto deliberato dai loro predecessori e archivino per sempre un accordo capestro per gli stresiani e nell’esclusivo interesse del privato.
Altrimenti, per tutelare la collettività, saremo costretti a rivolgerci alla Procura. Questo deve essere
chiaro: il gruppo Insieme! non permetterà a Di Milia di svendere Stresa»

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