
La prima novità sono la Sala del Pellegrino e i camerini di accesso alla Galleria dei Quadri. «Le piccole sale attraverso le quali si entra oggi nella Galleria dei Quadri - si legge nel comunicato stampa dei Borromeo - hanno costituito dall'origine la via d'accesso privilegiata alla collezione dei dipinti; esse fanno parte del "nuovo quarto verso la riva del lago" costruito dall'architetto Andrea Biffi a partire dal 1677 e ultimato una decina d'anni più tardi. La denominazione di Sala del Pellegrino, attribuita al locale di ingresso in testa allo Scalone d'accesso al piano nobile, risale all'inizio del secolo XIX ed è stata suggerita dal soggetto della grande tela di Peeter Snijers (1681-1752) acquistata nel 1825 e qui collocata». La seconda sala sinora vietata ai visitatori è quella del Trono, contigua alla Galleria, fu chiamata "Stanza del baldacchino di damasco cremesi" nel primo inventario generale dei beni dell'Isola (1690) e fu in seguito utilizzata come luogo delle udienze; dall'inizio del secolo XIX è detta del trono per la presenza del monumentale seggio in legno scolpito e dorato (secolo XVIII) sormontato da un baldacchino in seta ricamata (secoli XVII-XIX). (R.V.)
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