Da: AdnKronos
Il testo, che ora sara' sottoposto all'esame del Consiglio regionale, da' attuazione all'intesa sottoscritta tra Stato, Regioni ed enti locali lo scorso 1° aprile e finalizzata all'adozione, nell'ambito delle rispettive competenze, di provvedimenti che contribuiscano a rilanciare e sostenere l'economia attraverso gli interventi edilizi, stimolando gli investimenti, favorendo la riqualificazione del patrimonio esistente sotto il profilo dell'efficienza energetica e della qualita' architettonica e semplificando le procedure previste dalla legislazione vigente.
Tra le misure piu' importanti, la possibilita' di realizzare interventi edilizi anche in deroga agli strumenti urbanistici vigenti, a condizione che si utilizzino tecnologie volte al risparmio energetico, al miglioramento della qualita' architettonica, della sicurezza delle strutture e dell'accessibilita' degli edifici. Sono, pertanto, consentiti interventi di ampliamento, nel limite massimo del 20% della volumetria esistente, o di demolizione e ricostruzione, con un incremento massimo del 35% della volumetria esistente, anche in deroga agli strumenti urbanistici, per le unita' edilizie uni e bi-familiari o comunque di volumetria complessiva non superiore ai mille metri cubi.
Anche sugli edifici di edilizia residenziale sovvenzionata a totale proprieta' pubblica sono permessi interventi di ampliamento in deroga, nel limite del 20% della volumetria esistente, e interventi di demolizione e ricostruzione con un ampliamento del 35% della volumetria esistente. La norma e' applicabile ad edifici fatiscenti, per i quali e' piu' conveniente demolire che conservare. Gli interventi non potranno in ogni caso essere realizzati su edifici o ambiti individuati dai piani regolatori come centri storici o aree esterne d'interesse storico e paesaggistico ad essi collegati, singoli edifici, civili o di architettura rurale, di valore storico-artistico, ambientale o documentario e in aree di inedificabilita' assoluta.
Tra le misure piu' importanti, la possibilita' di realizzare interventi edilizi anche in deroga agli strumenti urbanistici vigenti, a condizione che si utilizzino tecnologie volte al risparmio energetico, al miglioramento della qualita' architettonica, della sicurezza delle strutture e dell'accessibilita' degli edifici. Sono, pertanto, consentiti interventi di ampliamento, nel limite massimo del 20% della volumetria esistente, o di demolizione e ricostruzione, con un incremento massimo del 35% della volumetria esistente, anche in deroga agli strumenti urbanistici, per le unita' edilizie uni e bi-familiari o comunque di volumetria complessiva non superiore ai mille metri cubi.
Anche sugli edifici di edilizia residenziale sovvenzionata a totale proprieta' pubblica sono permessi interventi di ampliamento in deroga, nel limite del 20% della volumetria esistente, e interventi di demolizione e ricostruzione con un ampliamento del 35% della volumetria esistente. La norma e' applicabile ad edifici fatiscenti, per i quali e' piu' conveniente demolire che conservare. Gli interventi non potranno in ogni caso essere realizzati su edifici o ambiti individuati dai piani regolatori come centri storici o aree esterne d'interesse storico e paesaggistico ad essi collegati, singoli edifici, civili o di architettura rurale, di valore storico-artistico, ambientale o documentario e in aree di inedificabilita' assoluta.
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