La Lago Maggiore Half Marathon, la mezza maratona da Verbania a Stresa, diventa sempre più internazionale. Tra i primi mille iscritti è già alta l’adesione degli stranieri: a provenire da oltre confine sono 174, circa il 20%. Un record, se si considera che lo scorso anno si è chiuso con una percentuale del 7,6 %. «E’ un incremento notevole - commenta Paolo Ottone, presidente di Sport Promotion, il team organizzatore -. In parte è dovuto alla bellezza del paesaggio, ma è stato anche importante il lavoro fatto in questi mesi. Abbiamo fatto diversi viaggi per
pubblicizzare e far conoscere sul campo la nostra manifestazione: siamo stati a Bucarest, Budapest, Locarno, Losanna e non solo. Tra i podisti funziona il passaparola, bisogna instaurare un rapporto di fiducia e non c’è niente di meglio che il contatto diretto».
Finora sono gli Usa lo stato più rappresentato, con 37 iscritti. Seguono la Gran Bretagna con 24 e la Francia con 23. Spagna e Svizzera, al momento, hanno 15 iscritti e ci sono anche 7 australiani. In totale sono 20 le nazioni che avranno un atleta al via: superato il numero della prima edizione (19), ci si avvicina a quello dell’anno passato (30). «Sono sicuro che lo supereremo – dice Ottone - e tutto ciò ha anche un impatto economico turistico sul territorio». Per quanto riguarda le iscrizioni dall’Italia, al momento la Lombardia (387 iscritti) supera il Piemonte (362). Più staccate le altre regioni. Tra le provincie, Milano (199) fa addirittura meglio di Verbania (167), mentre seguono vicine sia Varese che Novara.
Ora però aumenterà il costo dell’iscrizione. Dall’inizio dell’anno il prezzo era di 25 euro, da lunedì fino al 4 marzo salirà a 30 euro. I ritardatari comunque potranno ancora iscriversi allo «Sport Expo», che verrà organizzato al Palazzo dei congressi di Stresa nei giorni precedenti alla gara, al costo di 40 euro. «Siamo a buon punto – dice Ottone -. Il nostro sogno è di arrivare ai 3 mila partenti e sono poche le mezze maratone che, dopo tre anni di vita, si avvicinano a queste cifre».
Intanto nei prossimi giorni gli organizzatori saranno in prefettura per un primo incontro di pianificazione della sicurezza e della chiusura delle strade in vista della gara. «Per noi è fondamentale: solo con un percorso sicuro i corridori possono apprezzare la bellezza del paesaggio e tornare da noi nei prossimi anni», spiega Ottone.
(La Stampa)
Saturday, January 30, 2010
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