Stresa Service: un problema di aritmetica
(Di Piervalle)
Sul recente numero del foglio dell’opposizione del palazzo è ospitata un’intervista all’AD di Stresa Service. Leggendola attentamente crediamo di interpretare l’informazione che l’intervistato ci da, nel senso che tre anni di gestione del vecchio CDA non sono stati sufficienti a conoscere quale fosse il volume di affari della Società. Tradotto diversamente, circa € 294.000,00 per la funzione di direzione, non sono stati
sufficienti a risolvere il difficile problema. Eppure ci sembra trattarsi di un problema di aritmetica, manco di matematica, cioè contare delle monetine e poco più. Alla luce delle attuali informazioni ci chiediamo se l’esame di aritmetica costituisse materia di selezione per il direttore. Evidentemente no, perchè se lo fosse stato non avrebbe passato l’esame. Sempre continuando la lettura scopriamo che è stato individuato un metodo infallibile per contare le monete: “scassettare” le macchinette e portare in banca le monetine dove le contano senza rubarle. Anche in questo caso ci viene da chiedere perché mai nessuno ci avesse pensato prima. Avrebbero evitato gli indebiti prelievi che come noto, si verificarono, durante la gestione comunale. Ci fermiamo qui e a noi basta per capire quali insormontabili problemi gestionali siano stati affrontati negli anni di avvio di quella società, problemi che richiesero per la loro, oggi leggiamo non soluzione, l’impiego di risorse umane preziose e risorse economiche ingenti se rapportate al volume di affari, ora finalmente conosciuto.
Subscribe to:
Post Comments (Atom)
No comments:
Post a Comment