Sunday, December 27, 2009

Mottarone: Nonostante i problemi si riempiono le piste


E' iniziato bene il ponte di Natale in vetta al Mottarone, sia sulle piste che sui tavoli dei ristoranti. Ed il tutto nonostante i problemi di sempre, ultimo tra i quali, lo stop della funivia dal Ponte dell’Immacolata. E ciò proprio, ironia della sorte, in quello che avrebbe potuto essere il primo inverno ben innevato e con il collegamento diretto tra la stazione a monte della funivia e la vetta tramite la seggiovia, in grado di aumentare la capacità d’attrazione. Gli allarmi lanciati ufficialmente dal Sindaco di Stresa Canio Di Milia più di due anni fa per i lavori di manutenzione che l’impianto dovrà fare nel 2010 ora sembrano essere divenuti reali. Poco prima di Natale c’era stato un incontro a Torino tra Gianpaolo Blardone, assessore provinciale ai trasporti, Giuliana Manica, assessore regionale al turismo e il consigliere regionale di collegio, Aldo Reschigna per trovare una soluzione. La Vigilia di Natale è arrivata una dichiarazione "bellicosa" dal presidente della Provincia, Massimo Nobili, all’indirizzo del gestore, la Società ferrovie del Mottarone, nella quale si ventilavano soluzioni alternative in caso di mancata riapertura dell’impianto, entro il 31 dicembre, giorno di scadenza dell’attuale concessione.

La S4, la società che gestisce gli impianti sciistici al Mottarone è fra le più penalizzate dal fermo della funivia. Hanno investito milioni di euro per rinnovare gli impianti di risalita e realizzarne altri. «Mi sembra una situazione paradossale - afferma Stefano Sappa amministratore delegato della S4 - l’impianto che porta turisti, sciatori in questo caso, su una celebrata montagna come il Mottarone, chiuso nel pieno della stagione. Dire che noi siamo danneggiati, al pari degli altri operatori turistici, è un eufemismo. Inoltre c’è una situazione di incertezza perché nessuno ha idea di quando ripartirà». Avrebbe dovuto essere l’anno del rilancio della vetta cusiana, nome storico dello sci italiano. Il locale sci club è il terzo affiliato alla FederSci e su queste nevi si svolse il primo slalom gigante della storia. «Speriamo che questa vicenda trovi presto uno sbocco ed una soluzione magari con l’intervento della Regione - auspica Sappa - per quel che mi risulta qui si sono sempre fatti investimenti per necessità e mai per sviluppo. Non è più il momento di rincorrere l’emergenza, ma di programmare il futuro».
(Da art. di Ma.Ra. su La Prealpina)

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