Da: La Stampa
In barca da Locarno a Venezia, attraversando tutto il lago Maggiore: dopo quarant’anni di parole forse è la volta buona. Il progetto è stato esaminato nel corso di un incontro organizzato al consolato elvetico di Milano per approfondire uno dei programmi concreti legati all’Expo 2015. Un protocollo di intesa italo-svizzero sull’elenco e sul calendario degli interventi era stato firmato il 22 gennaio dai sindaci di Milano e di Locarno, Letizia Moratti e Carla Speziali. Il convegno tenuto a Milano ha gettato le basi operative per riattivare l’antica idrovia, carica di storia. Basti pensare ai barconi che dalla fine del ’300 trasportavano il marmo dalla cava di Candoglia e il legname delle valli ossolane e verbanesi, necessario per la costruzione del duomo. Attualmente si tratta di bypassare gli sbarramenti costruiti lungo il Ticino per la produzione idroelettrica. Poi, da Cremona a Venezia non ci sono più ostacoli.
«Locarno è lillipuziana rispetto a Milano», ha detto il sindaco Carla Speziali – ma è indispensabile per sottoscrivere i progetti Interreg che l’Europa finanzia solo per le regioni transfrontaliere». Come dire, la Locarno-Venezia si fa adesso o mai più. A favore del progetto sono scesi in campo il governo e l’Ente turistico del canton Ticino, con i rispettivi presidenti Marco Borradori e Marco Solari.
La sua realizzazione porterebbe notevoli vantaggi al turismo di tutto il bacino del Lago Maggiore, ma soprattutto alla sponda piemontese che rimane la più appetita per le visite e gli attracchi. Si pensi ai castelli di Cannero, alle IsoleBorromeo e ad Arona: mete di storia, di cultura e di arte.
In questi giorni si stanno definendo i gruppi di lavoro. È in allestimento anche una fiction dedicata a Leonardo da Vinci che non ha lasciato soltanto tracce fondamentali a Milano, ma anche a Locarno dove ha costruito il possente «Rivellino», a difesa del castello visconteo. (TERESIO VALSESIA)
«Locarno è lillipuziana rispetto a Milano», ha detto il sindaco Carla Speziali – ma è indispensabile per sottoscrivere i progetti Interreg che l’Europa finanzia solo per le regioni transfrontaliere». Come dire, la Locarno-Venezia si fa adesso o mai più. A favore del progetto sono scesi in campo il governo e l’Ente turistico del canton Ticino, con i rispettivi presidenti Marco Borradori e Marco Solari.
La sua realizzazione porterebbe notevoli vantaggi al turismo di tutto il bacino del Lago Maggiore, ma soprattutto alla sponda piemontese che rimane la più appetita per le visite e gli attracchi. Si pensi ai castelli di Cannero, alle IsoleBorromeo e ad Arona: mete di storia, di cultura e di arte.
In questi giorni si stanno definendo i gruppi di lavoro. È in allestimento anche una fiction dedicata a Leonardo da Vinci che non ha lasciato soltanto tracce fondamentali a Milano, ma anche a Locarno dove ha costruito il possente «Rivellino», a difesa del castello visconteo. (TERESIO VALSESIA)
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