Da: La Stampa
Il rosso acceso abbraccia tutte le cime delle Alpi Pennine dell’Ossola. La cartina del bollettino Arpa parla chiaro: il pericolo valanghe è elevato, più che nello scorso weekend. A Pasquetta, quando la slavina si è staccata sotto al Cervandone travolgendo sette scialpinisti nel canalino «Ferrari», il livello di rischio era 3, ossia marcato. Ora è salito al grado 4, forte: il distacco di valanghe è probabile già con un debole sovraccarico (basta un singolo sciatore o un’escursionista senza sci) su molti pendii ripidi (con inclinazione dai 30 gradi in su).
Insomma «in situazioni del genere non ci si dovrebbe muovere», come spiega Felice Darioli, responsabile della... delegazione «Valdossola» del Soccorso alpino. La parola d’ordine resta la stessa: «Niente imprudenze. Chi intende fare un’escursione è meglio che aspetti qualche giorno e veda cosa indica il prossimo bollettino» spiega Darioli.
Rispetto a lunedì scorso, quando i distacchi erano «possibili», la situazione è peggiorata: «In questi giorni - dice Darioli - a 2.200 metri la neve è arrivata fino a mezzo metro di altezza e con le temperature in aumento c’è un movimento continuo di valanghe spontanee». Secondo l’Associazione interregionale neve e valanghe «le possibilità per gite sciistiche sono fortemente limitate ed è richiesta una grande capacità di valutazione locale». Ossia, come spiega Darioli, «l’escursionista o lo sciatore può anche analizzare la possibilità di effettuare un itinerario, purché si escludano pendenze superiori ai 30 gradi, canaloni, creste e cime. In generale però sarebbe meglio evitare e i paragoni con altre realtà non hanno senso: il trofeo Mezzalama ad Aosta si farà, ma in questi giorni hanno lavorato per bonificare i pendii in quota, facendo partire le slavine per mettere in sicurezza il percorso di gara».
Se si vuole passare la giornata sulla neve, si può approfittare degli ultimi impianti aperti. Alpe Devero, Domobianca, Formazza, Mottarone, Pian di Sole, Piana di Vigezzo, Antrona, Baitina e Moro di Macugnaga (a causa dell’incidente di Pasquetta alla funivia) hanno chiuso i battenti ma al Belvedere di Macugnaga, oggi dalle 8,30 alle 16,30, si potranno fare le ultime discese della stagione e sulle sei piste di San Domenico, oltre ad oggi, si potrà sciare anche il weekend del 25 e 26 aprile, sempre dalle 8,30 alle 16,30.
A Macugnaga, inoltre, è aperto il Parco neve di Pecetto, mentre gli amanti del fondo possono ancora sbizzarrirsi agli anelli di Devero e a Riale di Formazza. (valeria pera)
Insomma «in situazioni del genere non ci si dovrebbe muovere», come spiega Felice Darioli, responsabile della... delegazione «Valdossola» del Soccorso alpino. La parola d’ordine resta la stessa: «Niente imprudenze. Chi intende fare un’escursione è meglio che aspetti qualche giorno e veda cosa indica il prossimo bollettino» spiega Darioli.
Rispetto a lunedì scorso, quando i distacchi erano «possibili», la situazione è peggiorata: «In questi giorni - dice Darioli - a 2.200 metri la neve è arrivata fino a mezzo metro di altezza e con le temperature in aumento c’è un movimento continuo di valanghe spontanee». Secondo l’Associazione interregionale neve e valanghe «le possibilità per gite sciistiche sono fortemente limitate ed è richiesta una grande capacità di valutazione locale». Ossia, come spiega Darioli, «l’escursionista o lo sciatore può anche analizzare la possibilità di effettuare un itinerario, purché si escludano pendenze superiori ai 30 gradi, canaloni, creste e cime. In generale però sarebbe meglio evitare e i paragoni con altre realtà non hanno senso: il trofeo Mezzalama ad Aosta si farà, ma in questi giorni hanno lavorato per bonificare i pendii in quota, facendo partire le slavine per mettere in sicurezza il percorso di gara».
Se si vuole passare la giornata sulla neve, si può approfittare degli ultimi impianti aperti. Alpe Devero, Domobianca, Formazza, Mottarone, Pian di Sole, Piana di Vigezzo, Antrona, Baitina e Moro di Macugnaga (a causa dell’incidente di Pasquetta alla funivia) hanno chiuso i battenti ma al Belvedere di Macugnaga, oggi dalle 8,30 alle 16,30, si potranno fare le ultime discese della stagione e sulle sei piste di San Domenico, oltre ad oggi, si potrà sciare anche il weekend del 25 e 26 aprile, sempre dalle 8,30 alle 16,30.
A Macugnaga, inoltre, è aperto il Parco neve di Pecetto, mentre gli amanti del fondo possono ancora sbizzarrirsi agli anelli di Devero e a Riale di Formazza. (valeria pera)
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