Sono iniziati in questi giorni i lavori di sistemazione dell’alveo sul tratto stresiano del torrente Selvaspessa. Opere per oltre 200mila euro. Sempre in questi giorni, inoltre, sono stati assegnati in appalto lavori per altri 80mila euro per il rio Rampolino.
Tutto da rifare, invece, per il rio Cré. La gara d’appalto, infatti, è andata deserta.
«La bandiremo di nuovo al più presto – spiega il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici, Giuseppe Bottini. Purtroppo si tratta di lavori tecnicamente difficili, poiché il rio Cré scorre interamente sotto terra». La messa in sicurezza del tratto stresiano del Selvaspessa e del rio Rampolino si inseriscono in un programma pluriennale di risanamento dei corsi d’acqua che scendono dal Mottarone e confluiscono a lago. Opere che, in prospettiva, saranno in grado di ridurre, se non eliminare del tutto, i disagi patiti dai residenti in occasione delle piogge alluvionali del 17 luglio. Piogge che, peraltro, hanno prodotto effetti meno devastanti rispetto alla vicina Baveno dove è letteralmente “esplosa” la strada che scende sulla statale 33 del Sempione o anche a Verbania dove la zona di Madonna di Campagna è stata particolarmente flagellata. Una riprova indiretta della limitazione dei danni è costituita dal mancato allertamento della squadra comunale di Protezione civile. Mancato allertamento sul quale, in chiusura dell’ultimo consiglio comunale, aveva chiesto lumi in una interpellanza Alessandro Bertolino (Nuovi orizzonti per Stresa). Interrogazione alla quale proprio Bottini ha risposto che si sono rivelati sufficienti i Vigili del fuoco volontari e gli operai dell’ufficio tecnico comunale.
( Di M.Ra. Su la Prealpina)
Tutto da rifare, invece, per il rio Cré. La gara d’appalto, infatti, è andata deserta.
«La bandiremo di nuovo al più presto – spiega il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici, Giuseppe Bottini. Purtroppo si tratta di lavori tecnicamente difficili, poiché il rio Cré scorre interamente sotto terra». La messa in sicurezza del tratto stresiano del Selvaspessa e del rio Rampolino si inseriscono in un programma pluriennale di risanamento dei corsi d’acqua che scendono dal Mottarone e confluiscono a lago. Opere che, in prospettiva, saranno in grado di ridurre, se non eliminare del tutto, i disagi patiti dai residenti in occasione delle piogge alluvionali del 17 luglio. Piogge che, peraltro, hanno prodotto effetti meno devastanti rispetto alla vicina Baveno dove è letteralmente “esplosa” la strada che scende sulla statale 33 del Sempione o anche a Verbania dove la zona di Madonna di Campagna è stata particolarmente flagellata. Una riprova indiretta della limitazione dei danni è costituita dal mancato allertamento della squadra comunale di Protezione civile. Mancato allertamento sul quale, in chiusura dell’ultimo consiglio comunale, aveva chiesto lumi in una interpellanza Alessandro Bertolino (Nuovi orizzonti per Stresa). Interrogazione alla quale proprio Bottini ha risposto che si sono rivelati sufficienti i Vigili del fuoco volontari e gli operai dell’ufficio tecnico comunale.
( Di M.Ra. Su la Prealpina)
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