Da ieri è in vigore l’ordinanza della Provincia che, fino al 15 aprile 2010, impone l’obbligo di catene a bordo (o gomme da neve montate) per circolare su tutte le strade provinciali. E le polemiche non si sono fatte attendere. «Un balzello sulle spalle dei cittadini: grazie Provincia. È con ordinanze di questa natura che si intende sostenere l’economia locale?», attacca il Partito Democratico. Che s’è fatto portavoce di molti automobilisti che ieri hanno scoperto, con sorpresa, di dover comprare le catene se vogliono evitare multe da 38 a 78 euro. «Un obbligo che ricade direttamente nelle tasche dei cittadini -denuncia il Pd- Infatti, le catene hanno prezzi che si avvicinano ai 100 euro, molto di più per le gomme da neve. Non bastava il classico obbligo nelle situazioni d’emergenza? Qual è il motivo di questa scelta così generalizzata e penalizzante per tutti gli automobilisti? Immaginiamo il pensionato, che non userebbe mai la macchina quando nevica, obbligato comunque a comprarsi le catene; immaginiamo quelle famiglie con più auto che al posto di averne un solo paio, da oggi ne devono comprare uno per ogni vettura. E i turisti decisi a passare una giornata di sole, ad esempio a Stresa, che ricordo avrebbero della loro visita con una bella multa?». Il Pd chiede la revoca dell’ordinanza: «Ci aspettiamo un po’ di buon senso, non obblighi sbagliati».
Nel consiglio provinciale di lunedì l’assessore Giampaolo Blardone aveva annunciato che l’ordinanza sarà corretta, prevedendo l’obbligo di catene a bordo solo in caso di neve. Ma ieri è stato il presidente Massimo Nobili ad andare al contracco: «Il buon senso e quanto già previsto dal codice della strada sarebbero sufficienti a rispondere alle contestazioni che il Pd muove all’ordinanza, concertata con Prefettura e Polizia Stradale». Un provvedimento che «mi sembra quanto di più ragionevole possa essere prescritto in una provincia montana. All'imbocco delle valli la segnaletica già indica quello che prevede il codice della strada, ovvero pneumatici da neve montati o catene da neve a bordo. Sugli altri tratti stradali viene richiesto qualora si verificassero nevicate. Ricordo che analogo provvedimento è stato emesso da territori montani come il nostro (Val d'Aosta, Provincia di Como), e che anche Anas ha adottato medesime misure in tratti di sua pertinenza soggetti a precipitazioni nevose. Si tratta di prevenire situazioni che possano mettere in pericolo la pubblica incolumità, con automobilisti sprovveduti che sorpresi dalla neve si arrischiano senza i dovuti accorgimenti, con un’elevata probabilità di perdere il controllo del mezzo, intraversarsi, impedendo -ma questa non è la peggiore delle ipotesi- il passaggio di mezzi di soccorso o pulitura strade. Stupisce dunque la presa di posizione del Pd e tanto più il sarcasmo che mette nell'alludere che sia questo tipo di ordinanza, che obbliga gli automobilisti a una spesa ritenuta per lo più inutile, l'incentivo al commercio di cui siamo capaci. Sappiamo benissimo che per far riprendere l'economia ci vuole ben altro ma siamo anche convinti che molti cittadini mostreranno più buon senso e responsabilità di alcuni dirigenti di partito nell’essere prudenti e attrezzati in caso di bisogno».
(Di M.M. su La Prealpina)
Nel consiglio provinciale di lunedì l’assessore Giampaolo Blardone aveva annunciato che l’ordinanza sarà corretta, prevedendo l’obbligo di catene a bordo solo in caso di neve. Ma ieri è stato il presidente Massimo Nobili ad andare al contracco: «Il buon senso e quanto già previsto dal codice della strada sarebbero sufficienti a rispondere alle contestazioni che il Pd muove all’ordinanza, concertata con Prefettura e Polizia Stradale». Un provvedimento che «mi sembra quanto di più ragionevole possa essere prescritto in una provincia montana. All'imbocco delle valli la segnaletica già indica quello che prevede il codice della strada, ovvero pneumatici da neve montati o catene da neve a bordo. Sugli altri tratti stradali viene richiesto qualora si verificassero nevicate. Ricordo che analogo provvedimento è stato emesso da territori montani come il nostro (Val d'Aosta, Provincia di Como), e che anche Anas ha adottato medesime misure in tratti di sua pertinenza soggetti a precipitazioni nevose. Si tratta di prevenire situazioni che possano mettere in pericolo la pubblica incolumità, con automobilisti sprovveduti che sorpresi dalla neve si arrischiano senza i dovuti accorgimenti, con un’elevata probabilità di perdere il controllo del mezzo, intraversarsi, impedendo -ma questa non è la peggiore delle ipotesi- il passaggio di mezzi di soccorso o pulitura strade. Stupisce dunque la presa di posizione del Pd e tanto più il sarcasmo che mette nell'alludere che sia questo tipo di ordinanza, che obbliga gli automobilisti a una spesa ritenuta per lo più inutile, l'incentivo al commercio di cui siamo capaci. Sappiamo benissimo che per far riprendere l'economia ci vuole ben altro ma siamo anche convinti che molti cittadini mostreranno più buon senso e responsabilità di alcuni dirigenti di partito nell’essere prudenti e attrezzati in caso di bisogno».
(Di M.M. su La Prealpina)
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