Non andrà in scena «Lo Schiaccianoci» di Tchaikovski in programma per questa sera, 2 gennaio, al Palazzo dei congressi, l’evento speciale previsto nell’ambito della stagione lirica organizzata dall’Orchestra filarmonica italiana. Ad annunciarlo è il direttore Alessandro Arigoni: «Con rammarico abbiamo dovuto annullare il balletto per mancata affluenza di pubblico. Chi ha già acquistato il biglietto potrà comunque assistere allo stesso spettacolo al teatro Nuovo di Borgomanero il 4 gennaio, oppure chiedere il rimborso».
Resta il rammarico per un esperimento fallito: «Con l’inserimento del balletto classico nella programmazione l’Orchestra filarmonica italiana voleva offrire uno spettacolo di alto spessore artistico per attirare sempre più ampi strati di pubblico e dare inizio ad un evento tradizionale nel periodo di Capodanno» spiega Arigoni. A rischio è anche l’intera stagione lirica, che si è aperta il 15 novembre con l’«Otello» di Giuseppe Verdi e una ventina di spettatori in sala: «Un’affluenza al di sotto delle previsioni - commenta Arigoni -. La nostra stagione non gode di finanziamenti pubblici, ma si autogestisce attraverso la vendita degli abbonamenti e dei biglietti. Diventa pertanto fondamentale la presenza di un pubblico sempre numeroso e consapevole del suo ruolo per la realizzazione degli spettacoli in cartellone».
Gli organizzatori, insomma, devono pagare cantanti e musicisti e senza l’incasso dei biglietti si va in perdita. Per questo Arigoni lancia un appello agli amanti della musica, che possono acquistare fin da ora un posto per «Il barbiere di Siviglia», in programma per il 17 gennaio al Palazzo dei congressi, all’agenzia «Sapori d’Italia» che gestisce le prevendite (e dove ci si deve rivolgere per ottenere il rimborso dei biglietti de «Lo Schiaccianoci»): «Ci auguriamo che la cittadinanza risponda ai prossimi appuntamenti con grande entusiasmo».
Il cartellone prevede «Manon Lescaut» il 28 febbraio, «Don Pasquale» il 14 marzo, «Il Trovatore» l’11 marzo e il 19 maggio «Turandot».
(M.E.G. per La Stampa)
Resta il rammarico per un esperimento fallito: «Con l’inserimento del balletto classico nella programmazione l’Orchestra filarmonica italiana voleva offrire uno spettacolo di alto spessore artistico per attirare sempre più ampi strati di pubblico e dare inizio ad un evento tradizionale nel periodo di Capodanno» spiega Arigoni. A rischio è anche l’intera stagione lirica, che si è aperta il 15 novembre con l’«Otello» di Giuseppe Verdi e una ventina di spettatori in sala: «Un’affluenza al di sotto delle previsioni - commenta Arigoni -. La nostra stagione non gode di finanziamenti pubblici, ma si autogestisce attraverso la vendita degli abbonamenti e dei biglietti. Diventa pertanto fondamentale la presenza di un pubblico sempre numeroso e consapevole del suo ruolo per la realizzazione degli spettacoli in cartellone».
Gli organizzatori, insomma, devono pagare cantanti e musicisti e senza l’incasso dei biglietti si va in perdita. Per questo Arigoni lancia un appello agli amanti della musica, che possono acquistare fin da ora un posto per «Il barbiere di Siviglia», in programma per il 17 gennaio al Palazzo dei congressi, all’agenzia «Sapori d’Italia» che gestisce le prevendite (e dove ci si deve rivolgere per ottenere il rimborso dei biglietti de «Lo Schiaccianoci»): «Ci auguriamo che la cittadinanza risponda ai prossimi appuntamenti con grande entusiasmo».
Il cartellone prevede «Manon Lescaut» il 28 febbraio, «Don Pasquale» il 14 marzo, «Il Trovatore» l’11 marzo e il 19 maggio «Turandot».
(M.E.G. per La Stampa)
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