Da: Prealpina
“Vienna sul lago”, il ballo delle debuttanti che si svolgeva fino alla passata edizione al Regina Palace hotel, trasloca. E prende la via della capitale del Regno, o meglio del capoluogo di regione. Sul sito dell’evento compare infatti la nuova collocazione, il 21 novembre, a Venaria Reale.
A lanciare il grido d’allarme, durante il consiglio comunale di martedì, era stato Romano Aguzzi, ex-Novi orizzonti per Stresa ora indipendente, già vicesindaco e assessore al turismo: «Le voci a dire il vero - rivela il sindaco, Canio Di Milia -, si rincorrevano da qualche tempo. Pare che la Regione, che finanzia l’iniziativa, chiedesse da tempo una sede istituzionale.
Per questo c’eravamo mossi per sondare la famiglia Borromeo su un possibile trasferimento del ballo delle debuttanti sull’Isola Bella. Ipotesi ritenuta, da loro, non praticabile. Per parte nostra ci abbiamo sempre creduto arrivando a raddoppiare il contributo da 5 a 10 mila euro. Avevamo, però, recepito qualche lamentela sulla scarsa rispondenza, economica, del territorio in generale non di noi come comune che l’abbiamo sempre sostenuta ma da parte di altri soggetti, istituzionali e non. Può essere che anche questo abbia pesato. Ma di ufficiale non c’è stato comunicato nulla».
Di Milia evita la polemica diretta: «Su Venaria Reale nulla da obiettare è un gioiello architettonico tornato a splendere ed è legato alla storia di casa Savoia. La mancanza del lago? Cambieranno nome…». ( m.ra. )
A lanciare il grido d’allarme, durante il consiglio comunale di martedì, era stato Romano Aguzzi, ex-Novi orizzonti per Stresa ora indipendente, già vicesindaco e assessore al turismo: «Le voci a dire il vero - rivela il sindaco, Canio Di Milia -, si rincorrevano da qualche tempo. Pare che la Regione, che finanzia l’iniziativa, chiedesse da tempo una sede istituzionale.
Per questo c’eravamo mossi per sondare la famiglia Borromeo su un possibile trasferimento del ballo delle debuttanti sull’Isola Bella. Ipotesi ritenuta, da loro, non praticabile. Per parte nostra ci abbiamo sempre creduto arrivando a raddoppiare il contributo da 5 a 10 mila euro. Avevamo, però, recepito qualche lamentela sulla scarsa rispondenza, economica, del territorio in generale non di noi come comune che l’abbiamo sempre sostenuta ma da parte di altri soggetti, istituzionali e non. Può essere che anche questo abbia pesato. Ma di ufficiale non c’è stato comunicato nulla».
Di Milia evita la polemica diretta: «Su Venaria Reale nulla da obiettare è un gioiello architettonico tornato a splendere ed è legato alla storia di casa Savoia. La mancanza del lago? Cambieranno nome…». ( m.ra. )
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