Da: La Prealpina
Precarietà, disoccupazione, cassa integrazione.
E così cresce il numero dei morosi, di quei cittadini che non riescono più a pagare l’affitto, la rata del mutuo o le bollette. E se a livello nazionale uno studio di Sunia-Cgil lancia un vero e proprio allarme, parlando di 150mila sfratti nei prossimi mesi, anche a Verbania sale la preoccupazione. «Al momento non possiamo parlare di emergenza sfratti - dice l’assessore alla Casa e ai Servizi sociali, Ivana Ronchi - Tuttavia non si può negare che negli ultimi tempi il numero delle persone che s’è rivolta a noi per riuscire a far fronte alle spese di affitto o al pagamento della rata del mutuo sia cresciuto notevolmente». Cifre esatte non ce ne sono, tanto più che la maggioranza delle persone ricorre ai servizi sociali per ottenere un aiuto solo quando l’ufficiale giudiziario è già alla porta, o quasi. Prima, insomma, si tende a cavarsela in qualche modo, pur con l’oppressione costante dei solleciti di pagamento. «Nel mese di dicembre -prosegue la Ronchi - il Comune di Verbania ha promosso due bandi proprio per sostenere le spese per la casa delle persone più disagiate, e in particolare degli anziani. Ma ci siamo resi conto che erano necessari altri interventi, e infatti o a fine mese scadranno altri due bandi, uno di 10mila euro, l’altro di 30mila, destinati rispettivamente agli anziani - e questo bando sarebbe una replica del precedente - e alle persone che hanno perso il lavoro. (g.m.)
E così cresce il numero dei morosi, di quei cittadini che non riescono più a pagare l’affitto, la rata del mutuo o le bollette. E se a livello nazionale uno studio di Sunia-Cgil lancia un vero e proprio allarme, parlando di 150mila sfratti nei prossimi mesi, anche a Verbania sale la preoccupazione. «Al momento non possiamo parlare di emergenza sfratti - dice l’assessore alla Casa e ai Servizi sociali, Ivana Ronchi - Tuttavia non si può negare che negli ultimi tempi il numero delle persone che s’è rivolta a noi per riuscire a far fronte alle spese di affitto o al pagamento della rata del mutuo sia cresciuto notevolmente». Cifre esatte non ce ne sono, tanto più che la maggioranza delle persone ricorre ai servizi sociali per ottenere un aiuto solo quando l’ufficiale giudiziario è già alla porta, o quasi. Prima, insomma, si tende a cavarsela in qualche modo, pur con l’oppressione costante dei solleciti di pagamento. «Nel mese di dicembre -prosegue la Ronchi - il Comune di Verbania ha promosso due bandi proprio per sostenere le spese per la casa delle persone più disagiate, e in particolare degli anziani. Ma ci siamo resi conto che erano necessari altri interventi, e infatti o a fine mese scadranno altri due bandi, uno di 10mila euro, l’altro di 30mila, destinati rispettivamente agli anziani - e questo bando sarebbe una replica del precedente - e alle persone che hanno perso il lavoro. (g.m.)
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