Finire in rete di Piervalle
Chi scrive aveva lamentato l’assenza, al tempo del Web, di informazioni da parte del governo della città, sino a parlare di: “regime amministrativo oscurato”. Sembrava arrivata una risposta con l’apertura del blog e l’entrata in rete dello stesso giovane Sindaco. Ahinoi, difficile è l’arte di governo... e la rete conosce insidie che, forse, l’entusiasmo del momento non aveva consentito di valutare pienamente. Ora arrivano i primi ripensamenti: E’evidente……. o mi dite il vostro nome e magari vi rispondo, altrimenti niente..
Riflettiamo su questo. Perché ci chiede di qualificarci ? Le domande che il cittadino può fare, spesso sottendono e rilevano anche la sua opinione, a volte, quella politica. La norma costituzionale tutela e preserva dalla diffusione le opinioni politiche dei cittadini; quelle degli eletti alle cariche, invece, sono per loro natura pubbliche . C’ è un paradosso: i cittadini , magari, non conoscono appieno l’opinione politica del loro Sindaco, mentre il Sindaco vorrebbe si e giustamente, conoscere quelle degli elettori, ma piuttosto e sopratutto di chi esse siano e questo è meno giusto.
A noi, invece, non pare che la conoscenza del nome e del cognome debba essere il criterio per avere o non avere una risposta, semmai i criteri possono essere altri:la valenza generale delle domande, l’interesse comune che suscitano, le materie sulle quali vertono ecc…e poi, se si vuole la firma, bisognerebbe allora ed anche verificarne la veridicità, addirittura certificarla, altrimenti le insidie paventate aumentano e non diminuiscono. Se l’ambiente è un po’ insidioso e forse lo è, si rischia di dare il fuoco alle polveri, di dividere anziché tenere insieme una comunità.
Ci sono i mezzi per filtrare gli interventi : volgari, stupidi, calunniosi,offensivi…;affidando il compito ad un moderatore imparziale che censuri quelli fuori dalle regole .
Invece, le lettere ai siti, come le lettere ai giornali, generalmente, hanno una firma, pubblicata o no, non ha importanza, ma depositata presso la redazione ed ad essa sempre può risalire chi, eventualmente, si senta offeso. Insomma le ragioni e le evidenze del Sindaco proprio non si trovano, neanche a cercarle, mentre se ne trovano altre.
Forse la primavera della trasparenza locale che poteva nascere, sta già per finire prima ancora che i suoi fiori abbiano potuto fiorire ed il pur giovane il Sindaco farà tornare l’autunno, spegnendo il blog ed uscendo dalla rete per non rimanerne impigliato.
Speriamo che non accada.
Chi scrive aveva lamentato l’assenza, al tempo del Web, di informazioni da parte del governo della città, sino a parlare di: “regime amministrativo oscurato”. Sembrava arrivata una risposta con l’apertura del blog e l’entrata in rete dello stesso giovane Sindaco. Ahinoi, difficile è l’arte di governo... e la rete conosce insidie che, forse, l’entusiasmo del momento non aveva consentito di valutare pienamente. Ora arrivano i primi ripensamenti: E’evidente……. o mi dite il vostro nome e magari vi rispondo, altrimenti niente..
Riflettiamo su questo. Perché ci chiede di qualificarci ? Le domande che il cittadino può fare, spesso sottendono e rilevano anche la sua opinione, a volte, quella politica. La norma costituzionale tutela e preserva dalla diffusione le opinioni politiche dei cittadini; quelle degli eletti alle cariche, invece, sono per loro natura pubbliche . C’ è un paradosso: i cittadini , magari, non conoscono appieno l’opinione politica del loro Sindaco, mentre il Sindaco vorrebbe si e giustamente, conoscere quelle degli elettori, ma piuttosto e sopratutto di chi esse siano e questo è meno giusto.
A noi, invece, non pare che la conoscenza del nome e del cognome debba essere il criterio per avere o non avere una risposta, semmai i criteri possono essere altri:la valenza generale delle domande, l’interesse comune che suscitano, le materie sulle quali vertono ecc…e poi, se si vuole la firma, bisognerebbe allora ed anche verificarne la veridicità, addirittura certificarla, altrimenti le insidie paventate aumentano e non diminuiscono. Se l’ambiente è un po’ insidioso e forse lo è, si rischia di dare il fuoco alle polveri, di dividere anziché tenere insieme una comunità.
Ci sono i mezzi per filtrare gli interventi : volgari, stupidi, calunniosi,offensivi…;affidando il compito ad un moderatore imparziale che censuri quelli fuori dalle regole .
Invece, le lettere ai siti, come le lettere ai giornali, generalmente, hanno una firma, pubblicata o no, non ha importanza, ma depositata presso la redazione ed ad essa sempre può risalire chi, eventualmente, si senta offeso. Insomma le ragioni e le evidenze del Sindaco proprio non si trovano, neanche a cercarle, mentre se ne trovano altre.
Forse la primavera della trasparenza locale che poteva nascere, sta già per finire prima ancora che i suoi fiori abbiano potuto fiorire ed il pur giovane il Sindaco farà tornare l’autunno, spegnendo il blog ed uscendo dalla rete per non rimanerne impigliato.
Speriamo che non accada.
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