Da: La Stampa
La terra ha tremato per pochi secondi, non più di 5.
Una scossa leggera, 3.9 della scala Richter, ma avvertita distintamente da migliaia di persone. L’epicentro sarebbe stato localizzato a 40,3 chilometri di profondità nella zona di Ceresole d’Alba, ma la terra ha tremato in mezzo Piemonte. Per fortuna non si segnalano danni; e subito è stata «psicosi Abruzzo»: centinaia le telefonate ai centralini di vigili del fuoco, questura e carabinieri, molti hanno chiesto all’operatore consigli su come comportarsi, se scendere o meno in strada.
La scossa è stata sentita anche nelle zone collinari del Verbano Cusio Ossola, nell’Astigiano (segnalazioni sono... arrivate da Portacomaro, Tigliole, Motta di Costigliole, Castagnole Lanze, Antignano, e poi in città); a Biella (la scossa è stata registrata anche dall’Osservatorio meteosismico di Oropa) hanno tremato i lampadari negli alloggi ai piani più alti. Nella periferia meridionale di Torino molte persone sono scese in strada, allarme anche nell’Alessandrino, e nel Novarese. Sin Italia ogni anno si registrano 8 mila scosse di questa granezza. Complessivamente il Piemonte è a bassa pericolosità sismica».
Nell’agosto del 2001, la stessa zona fu colpita da un terremoto di magnitudo 5.2: in quel caso vi furono soprattuto nell’Astigiano e Alessandrino danni ad edifici.
La terra ha tremato per pochi secondi, non più di 5.
Una scossa leggera, 3.9 della scala Richter, ma avvertita distintamente da migliaia di persone. L’epicentro sarebbe stato localizzato a 40,3 chilometri di profondità nella zona di Ceresole d’Alba, ma la terra ha tremato in mezzo Piemonte. Per fortuna non si segnalano danni; e subito è stata «psicosi Abruzzo»: centinaia le telefonate ai centralini di vigili del fuoco, questura e carabinieri, molti hanno chiesto all’operatore consigli su come comportarsi, se scendere o meno in strada.
La scossa è stata sentita anche nelle zone collinari del Verbano Cusio Ossola, nell’Astigiano (segnalazioni sono... arrivate da Portacomaro, Tigliole, Motta di Costigliole, Castagnole Lanze, Antignano, e poi in città); a Biella (la scossa è stata registrata anche dall’Osservatorio meteosismico di Oropa) hanno tremato i lampadari negli alloggi ai piani più alti. Nella periferia meridionale di Torino molte persone sono scese in strada, allarme anche nell’Alessandrino, e nel Novarese. Sin Italia ogni anno si registrano 8 mila scosse di questa granezza. Complessivamente il Piemonte è a bassa pericolosità sismica».
Nell’agosto del 2001, la stessa zona fu colpita da un terremoto di magnitudo 5.2: in quel caso vi furono soprattuto nell’Astigiano e Alessandrino danni ad edifici.
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