Da: MarcoZacchera.it
Già quando si parla di Verbano Cusio Ossola appena fuori dai confini della provincia è difficile farsi riconoscere e spiegare dove diavolo siamo, ma se poi - anche all’interno del nostro territorio - non c’è un minimo di organizzazione e coordinamento nelle opere pubbliche e nei servizi viene da chiedersi a che cosa serva la stessa provincia. Leggo delle polemiche a Gravellona Toce per il nuovo palazzetto dello sport, ma la mia perplessità è se serviva effettivamente una struttura come questa per poi magari realizzarne un’altra ad Omegna, così come nel fare delle nuove piscine... coperte bisognerebbe forse informarsi meglio dei bacini di utenza. A Verbania c’è invece in corso una vivace polemica sul nuovo teatro e c’è da chiedersi quante strutture teatrali servano su un territorio di 160.000 abitanti, quanto debbano essere grandi e perché non debbano piuttosto integrarsi tra loro al fine di contenere i costi e - con il risparmio che ne verrebbe - realizzare magari qualcosa per altre fasce d’utenza. Ciascuno invece va per conto suo, rosicchiato dalle proprie ambizioni campanilistiche (altra sciagura del VCO!) e alla fine rimaniamo sempre piccoli, divisi, emarginati. Tornando al teatro verbanese si vuole dare avvio ad una struttura costosissima, con gestioni che partono già in deficit programmato (214.000 euro all’anno solo per fare l’attuale livello di attività) o raggiungere livelli di deficit molto pesanti mettendo in cartellone iniziative che siano a livello dell’importanza della nuova struttura. Chi pagherà poi il conto? Anche a Cannobio c’è un nuovo teatro (costoso e vuoto) di fresca inaugurazione, a Stresa il Palazzo dei Congressi vivacchia, a Villadossola “La Fabbrica” fatica a raggiungere un equilibrio. Ma non è logico allora organizzarsi a livello provinciale e magari fare anziché un nuovo teatro un palazzo del ghiaccio, oppure una struttura più specificatamente per i giovani, evitando così di vederli andare fuori zona tutti i sabati sera ? Nossignore: chi accenna a queste problematiche è un provocatore. Vabbè, io continuerò a provocare...
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