Via libera del Consiglio comunale al "Cimitero degli Artisti" sull’isola Pescatori. Il "Piano regolatore dei cimiteri", approvato in via definitiva nell’ultima seduta, prevede infatti la destinazione del camposanto isolano alla sepoltura di quegli artisti che dovessero disporre, per volontà testamentaria, di collocare la loro estrema dimora sull’isola. La modifica disposta dalla Regione, relativa al cimitero sull’isola Pescatori, è soltanto di "dettaglio": impone, infatti, la collocazione di acqua corrente per le esigenze del camposanto. Richiesta, dai competenti uffici regionali, anche la pulizia del rio che attraversa il cimitero di Stresa capoluogo. In occasione del 20° anniversario della morte di Piero Chiara, nel 2006, divenne di dominio pubblico la notizia della sua richiesta, respinta perché il regolamento in materia consentiva la sepoltura ai soli isolani, di fissare l’estrema dimora proprio sull’isola Pescatori. Fu allora che, in vista della predisposizione del "Piano regolatore dei cimiteri", il sindaco Canio Di Mila ebbe l’idea di prevedere per il cimitero dell’Isola Pescatori questa destinazione. Una decisione che, nei giorni immediatamente successivi l’adozione in forma preliminare del Piano regolatore dei cimiteri, ebbe una vasta eco sui media locali. Esistono, peraltro, altre località in Italia che hanno riservato agli artisti zone circoscritte nei loro cimiteri.
A livello locale è stato il Magazzeno Storico Verbanese a riscoprire le lapidi di personaggi noti del passato. Prima con il Museo lapidario della provincia di Varese, poi con ricerche mirate proprio sull’isola Pescatori, attingendo a quella vera e propria miniera della memoria collettiva costituita dagli archivi di casa Borromeo. Il curatore dei quali, Carlo Alessandro Pisoni, intervistato nel 2007 da un quotidiano britannico, fu paragonato addirittura a Edgar Lee Masters, l’autore dell’Antologia di Spoon river. Uno dei maggiori quotidiani italiani, nei giorni scorsi, ha dedicato un reportage al cosiddetto “turismo del macabro”, cui pare si dedichino un numero crescente di persone alla ricerca di tombe di personaggi famosi. (Art di m.ra. sulla Prealpina)
A livello locale è stato il Magazzeno Storico Verbanese a riscoprire le lapidi di personaggi noti del passato. Prima con il Museo lapidario della provincia di Varese, poi con ricerche mirate proprio sull’isola Pescatori, attingendo a quella vera e propria miniera della memoria collettiva costituita dagli archivi di casa Borromeo. Il curatore dei quali, Carlo Alessandro Pisoni, intervistato nel 2007 da un quotidiano britannico, fu paragonato addirittura a Edgar Lee Masters, l’autore dell’Antologia di Spoon river. Uno dei maggiori quotidiani italiani, nei giorni scorsi, ha dedicato un reportage al cosiddetto “turismo del macabro”, cui pare si dedichino un numero crescente di persone alla ricerca di tombe di personaggi famosi. (Art di m.ra. sulla Prealpina)
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