Il nuovo orario ferroviario nazionale, in vigore dal 13 dicembre è stato consegnato giovedì a Torino. Un orario che, per il Vco, salva le fermate dei treni veloci a Stresa, ma "salta" quelle di Verbania e Arona. Un grido d'allarme per il nuovo orario, che penalizzerebbe pesantemente i piemontesi (e in particolare i pendolari), è lanciato anche dall'assessore regionale ai Trasporti Daniele Borioli: «Al momento ne ho ricevuto soltanto una bozza non definitiva, ma ci sono elementi per dire che il servizio di trasporto ferroviario, nella nostra regione, verrà "saccheggiato"». Secondo Borioli, tra le linee più penalizzate ci saranno quelle che servono il Vco, soprattutto la Milano-Domodossola, dove sulle linee rapide resteranno solo le fermate di Domo e Stresa, peraltro con alcuni buchi di molte ore, mentre scompariranno quelle di Verbania e Arona, con i cittadini che dovranno affidarsi solo ai treni regionali. I treni veloci, gli ex Cisalpino, "bypasseranno" le due città. Borioli fa notare che, per i treni ex Cisalpino, verranno sì mantenute le fermate a Stresa (di cui i pendolari temevano la soppressione) - anzi, se ne aggiungerà una - ma i passeggeri in partenza da Arona e dal capoluogo del Vco si dovranno accontentare di vedere sfrecciare i convogli rapidi. A questo, denuncia ancora l’assessore, si aggiunge un "buco" di cinque ore, tra le 10 e le 15, tra Domodossola e Milano in andata e di altrettante tra Milano e Domodossola al ritorno, tra le 12 e le 17. «Quello che si prefigura è un vero massacro nelle fasce dei servizi intermedi - prosegue Borioli - Assistiamo a una vera e propria desertificazione del servizio dei treni Intercity ed Eurocity». Sulla vicenda ha presentato un ordine del giorno la consigliera regionale del Prc Paola Barassi, sollecitando la giunta Bresso «a intervenire su Trenitalia per mantenere almeno il livello attuale dei servizi».
Friday, November 20, 2009
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