
Ma come funziona il progetto? "La frutta biologica viene consegnata fresca ogni mattina, poi lavata e suddivisa, prima di essere data ai bambini. Quella che non è stata distribuita torna in mensa e viene consumata a pranzo". In questo modo i bambini non solo mangiano regolarmente mele e arance, ma 'assaggiano' anche prodotti 'difficili' come il cachi, in un contesto di gioco che magari vince le loro perplessità. "Inoltre per incentivare il consumo del contorno, a pranzo si servirà prima il secondo con la verdura, e solo dopo il primo, per il quale sono vietati i bis". Tutto per garantire un'alimentazione sana e scongiurare l'epidemia di chili di troppo che, "secondo un'indagine dell'Asl, minaccia anche i piccoli della zona", proprio come i coetanei di tutta Italia.
(Adnkronos Salute)
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