Nuovo macabro ritrovamento di ossa umane nei boschi di Someraro. Dopo quello accaduto nel mese di ottobre (articolo qui) , ieri intorno alle 13 un cacciatore del posto che, passando in un bosco nella zona a ridosso dell’autostrada, ha notato qualcosa che affiorava dal terreno. Immediato l’allarme ai carabinieri di Stresa e poi ai militari del reparto operativo di Verbania. Accanto alle ossa non è stato trovato null’altro che possa almeno permettere di datare i reperti, ad eccezione di una scarpa che tuttavia sarà oggetto di indagini per stabilire se possa o meno essere messa in relazione alle ossa. “Si tratterà di un’identificazione molto difficile – dicono dal comando provinciale di Verbania – sarà il medico legale che dovrà stabilire, al di là del sesso, anche la datazione”. Al momento è ovviamente al vaglio degli investigatori una vasta gamma di ipotesi. Le ossa infatti potrebbero appartenere a qualche persona scomparsa in tempi non lontani come invece risalire a moltissimi anni fa. L’unica persona che risulta scomparsa in zona è la turista irlandese Maired Geary, l’82enne di cui si sono perse le tracce il 10 ottobre dell’anno scorso quando l’anziana che era stata descritta come persona indipendente e molto attiva, aveva deciso di fare un’escursione in solitaria al Mottarone mentre il resto del gruppo, con il quale era arrivata a Stresa un paio di giorni prima, era rimasto in albergo. Le ricerche si susseguirono per molti giorni furono passate al setaccio tutte le possibili piste, ma della donna nessuna traccia. Altra ipotesi è quella di ossa risalenti a parecchi anni fa. “In quella zona – dice infatti il sindaco di Stresa Canio Di Milia – ci furono molti rastrellamenti in tempo di guerra; non solo: agli inizi del 900 una frana aveva spazzato via il cimitero di Someraro e Campino”. Intanto le ossa sono state portate all’obitorio dell’ospedale di Verbania dove verranno analizzate dal medico legale.
(VcoAzzurraTv)
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