Wednesday, March 18, 2009

Casino: Stresa punta a "riaprire i casinò che già esistevano"


Da: La Prealpina

Stresa, informa il vicesindaco Bottini, ha stretto una alleanza con Taormina, Anzio e una località sarda in passato già sedi di casinò. «Il nostro intento – spiega – è quello di chiedere la riapertura delle case da gioco che avevamo e che, per ragioni diverse, ci hanno tolto. Non nuove case da gioco, ma la riapertura di quelle che già c’erano». Stresa cerca di trarre vantaggio dagli accordi elettorali stretti, prima delle politiche e delle regionali siciliane dello scorso anno, da Raffaele Lombardo e Silvio Berlusconi, che prevedevano appunto la riapertura della casa da gioco di Taormina. Non a caso proprio alla località siciliana, unitamente ad altre da scegliere esclusivamente nel centro sud, faceva riferimento il presidente del Senato, Renato Schifani, intervenendo al convegno nazionale degli assessorati al Turismo svoltosi in febbraio a Torino.
«Un casinò solo di “slot” – obietta Bottini – non ci interessa. Le macchinette ci sono già nei bar. Non è a questo tipo di clientela che puntiamo. Il nostro obiettivo è quello di riavere una casa da gioco come c’è stata fino al 1924. La sola in linea con la nostra tradizione turistica».
La sola, par di capire, in grado di garantire un soddisfacente livello di occupazione dei grandi alberghi sul lungolago da parte di una clientela facoltosa.
La sola in grado di rinverdire i fasti della mai dimenticata Belle Epoque, quando il bel mondo di tutta Europa, si ritrovava periodicamente in un circuito ristretto di località d’élite delle quali Stresa faceva parte. Belle Epoque che con il pensiero si giudica irripetibile ma con il cuore si continua a desiderare si ripeta. (m.ra.)

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