Da: La Stampa
Via ai nuovi abbattimenti dei cinghiali, per limitare i danni all’agricoltura e ridurre i rischi di incidenti stradali. Sono almeno 135 gli esemplari che dovranno essere abbattuti entro la metà di aprile, stando alla soglia minima fissata dal protocollo di intesa siglato ieri dal prefetto Riccardo Ubaldi e dal presidente della Provincia Paolo Ravaioli con l’assessore Diego Caretti e i presidenti dei comprensori di caccia Verbano Cusio, Ossola nord e Ossola sud Bruno Campagnoli, Aldo Ghirlanda e Mauro Fava. Ai comprensori, ai quali rimarranno i capi abbattuti, spetterà il compito di organizzare le uscite che verranno tenute sotto controllo dalla polizia provinciale. Potranno partecipare al massimo quattro squadre per comprensorio e per garantire la massima sicurezza date, orari e località di svolgimento della battuta dovranno essere comunicati con due giorni di anticipo alla Provincia. Sarà possibile anche posizionare gabbie e altri sistemi mobili di cattura degli ungulati, che i comprensori potranno installare a loro spese.
L’impegno per i prossimi sessanta giorni è arrivare all’abbattimento di almeno 90 esemplari nella zona Verbano Cusio, 15 per l’Ossola nord e 30 per l’Ossola sud. L’accordo lascia comunque un margine di intervento alla Provincia, che può intervenire con la polizia provinciale laddove ci fossero richieste di interventi urgenti avanzate da enti locali, associazioni agricole o privati. Proprietari e conduttori di fondi potranno proseguire nella loro attività di contenimento solo se in possesso di partita Iva agricola.
Il primo banco di prova sarà il 15 aprile, quando i tre comprensori di caccia dovranno comunicare alla Provincia i risultati raggiunti per programmare, sempre in collaborazione con la Prefettura, i successivi interventi fino al 31 dicembre. ( luca zirotti )
L’impegno per i prossimi sessanta giorni è arrivare all’abbattimento di almeno 90 esemplari nella zona Verbano Cusio, 15 per l’Ossola nord e 30 per l’Ossola sud. L’accordo lascia comunque un margine di intervento alla Provincia, che può intervenire con la polizia provinciale laddove ci fossero richieste di interventi urgenti avanzate da enti locali, associazioni agricole o privati. Proprietari e conduttori di fondi potranno proseguire nella loro attività di contenimento solo se in possesso di partita Iva agricola.
Il primo banco di prova sarà il 15 aprile, quando i tre comprensori di caccia dovranno comunicare alla Provincia i risultati raggiunti per programmare, sempre in collaborazione con la Prefettura, i successivi interventi fino al 31 dicembre. ( luca zirotti )
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