Wednesday, August 19, 2009

Ordinanza anti-alcol, ma i ragazzi arrivano già con la bottiglia


L’ordinanza anti-alcol da settembre sarà realtà anche a Verbania. L’altro pomeriggio la giunta comunale ha esaminato il provvedimento che, in vigore dal 1° settembre, vieterà la cessione, la somministrazione e il consumo di alcolici ai minori di 16 anni ma che, in più, introduce una significativa novità: i lavori socialmente utili come misura alternativa alla sanzione da 100 a 500 euro. E chi somministra bevande alcoliche che ne pensa? Gianni Ricci, gestore dell’Arena di Verbania, precisa che già adesso non somministra alcolici ai minori di 16 anni. Tuttavia fa qualche precisazione: «La cosa non è facilmente controllabile – dice – ad esempio quando abbiamo organizzato le feste scolastiche il sessanta per cento dei ragazzi arrivava già con la bottiglia. E capita sempre così. Quando di notte i giovani organizzano qualche raduno in spiaggia, al mattino recuperiamo di tutto. Anche bottiglie e bottiglioni di vino che noi non vendiamo. Dobbiamo passare alle perquisizione personali? Dobbiamo guardare nelle borsette delle ragazze? Ogni misura è buona per arginare questo fenomeno ma forse occorrerebbe fare un po’ di prevenzione in più. I giovani, insomma, devono sapere che non devono bere». Pier Francesco Zacchera, titolare del Loco di Stresa, uno dei punti di ritrovo preferito della “movida” lacustre alcuni mesi fa ideò un’iniziativa: regalare ingresso e consumazione (analcolica) a chi in ogni gruppo si manteneva sobrio per riportare in sicurezza gli amici a casa. «Non è stato un gran successo – ammette Zacchera – ma per lo meno abbiamo lanciato un primo sassolino. Credo che il problema sia culturale e che non bastino le leggi per fermarlo. Tanto più che i ragazzini possono andare benissimo al supermercato e fare rifornimento. Magari mandando avanti l’amico più grande di loro e non dimentichiamo che il gusto del proibito ha da sempre attratto i più giovani». (g.m.)

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