
Questa raccolta viene sintetizzata in 27 diversi indicatori di qualità ambientale. I 26 indicatori principali sono riferibili a tre macro-classi.
Indicatori di pressione: misurano il carico generato sull’ambiente dalle attività umane (perdite di rete idrica, consumi di acqua potabile, di carburante, di elettricità, produzione di rifiuti solidi urbani, tasso di motorizzazione). Indicatori di stato: misurano la qualità dell’ambiente fisico (smog, inquinamento idrico, verde urbano). Indicatori di risposta: misurano la qualità delle politiche messe in campo dall’amministrazione pubblica (depurazione, raccolta differenziata, trasporto pubblico, qualità ambientale parco auto, isole pedonali e zone a traffico limitato, piste ciclabili, gestione ambientale nelle imprese e nella pubblica amministrazione, sviluppo di politiche energetiche, diffusione delle rinnovabili, monitoraggi e rilevamenti della qualità ambientale). A questi
26 indicatori principali si aggiunge come già nelle passate edizioni, la capacità di risposta della pubblica amministrazione al questionario inviato da Legambiente (sia in termini di schede consegnate, sia in termini di
effettive risposte assegnate) che rimane un criterio premiante e che vale fino ad un massimo di due punti percentuali del punteggio totale finale.
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