La Direzione regionale e gli Uffici dell'Agenzia delle Entrate stanno indagando per fare luce sulla posizione di 2.023 cittadini residenti in Piemonte e che ufficialmente risultano essersi trasferiti in paesi esteri a ''fiscalita' privilegiata''. I nominativi al centro delle indagini fiscali sono emersi incrociando i dati dell'Anagrafe italiana dei residenti all'estero (AIRE) con una serie di informazioni che lasciano sospettare che i soggetti siano invece attivi sul territorio: ad esempio la stipula di contratti di affitto, il versamento dei contributi per le collaboratrici domestiche, il pagamento delle utenze domestiche, oppure ancora la conservazione della partiva Iva in Italia. Per appurare che questi soggetti abbiano in realta' mantenuto in Italia il centro dei propri interessi economici e familiari gli uffici dell'Agenzia delle Entrate del Piemonte coinvolgeranno anche i Comuni: infatti, per ciascun contribuente da controllare, le informazioni in possesso degli enti locali possono rivelarsi decisive per trovare riscontro ad un trasferimento fittizio della residenza all'estero. ''La lotta ai paradisi fiscali si e' rafforzata, anche grazie allo scambio continuo di informazioni con le autorita' dei paesi esteri'', questo e' il commento del Direttore regionale dell'Agenzia delle Entrate, Vincenzo Palitta. In concomitanza con l'introduzione dello scudo fiscale, i cui termini per l'adesione scadranno il prossimo 15 dicembre, l'Agenzia delle Entrate ha intensificato la propria attivita' di contrasto all'evasione occupandosi, in particolare, delle false residenze all'estero.(AGI)
Thursday, October 29, 2009
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