«Acquisiremo i dati e approfondiremo le indagini. Ci conforta il fatto che non ci siano problemi per l’acqua e i pesci ma quanto è stato riscontrato nei sedimenti del Toce e del Lago Maggiore, ovvero un aumento del Ddt rispetto agli anni scorsi, ci deve spingere ad affrettare i tempi della bonifica». Luigi Airoldi, assessore all’ambiente della Provincia, ha appena appreso i dati dell’indagine condotta dal Cnr per conto della Commissione internazionale italo-elvetica. E’ il rapporto sulla presenza dell’insetticida prodotto fino agli Anni ‘90 a Pieve Vergonte.
Nelle conclusioni si rileva un’«inattesa immissione di Ddt dal fiume Toce. Un inquinamento probabilmente indotto dalla movimentazione di terreni e suoli dove il Ddt “fresco” era segregato da tempo». Uno scenario che rischia di ostacolare gli interventi di disalveo del Toce, sollecitati a gran voce da molti amministratori: sabato a Pallanzeno si è addirittura riunito il consiglio comunale sull’argine del fiume. Il sindaco di Domodossola martedì ha scritto alla presidente della Regione per sollecitare interventi a salvaguardia di chi vive a ridosso del Toce: «Vanno programmate le attività di manutenzione ordinaria, è vergognoso che a distanza di quindici anni dalle prime segnalazioni non si sia mossa ancora una benna».
(Di Carlo Bologna su La Stampa)
Nelle conclusioni si rileva un’«inattesa immissione di Ddt dal fiume Toce. Un inquinamento probabilmente indotto dalla movimentazione di terreni e suoli dove il Ddt “fresco” era segregato da tempo». Uno scenario che rischia di ostacolare gli interventi di disalveo del Toce, sollecitati a gran voce da molti amministratori: sabato a Pallanzeno si è addirittura riunito il consiglio comunale sull’argine del fiume. Il sindaco di Domodossola martedì ha scritto alla presidente della Regione per sollecitare interventi a salvaguardia di chi vive a ridosso del Toce: «Vanno programmate le attività di manutenzione ordinaria, è vergognoso che a distanza di quindici anni dalle prime segnalazioni non si sia mossa ancora una benna».
(Di Carlo Bologna su La Stampa)
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