In sei mesi – da gennaio a giugno – sono stati 298 i lavoratori della provincia iscritti alle liste di mobilità. 167 persone in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso con un incremento del 127,5 %. Numeri impressionanti se rapportati alla popolazione del territorio. Un aumento esponenziale che tocca soprattutto i dipendenti delle aziende minori senza indennità di mobilità che passano dalle 82 unità del primo semestre 2008 agli attuali 216. Iscrizioni, conseguenza di una profonda e drammatica crisi, che sta investendo tutti i settori produttivi ma che si mostra particolarmente acuta nel settore metalmeccanico, in quello della carta stampata, nell’edilizia e nel commercio, comparti considerati tradizionalmente punti di forza dell’economia del Vco. Gli unici settori che mostrano una flessione rispetto all’anno precedente sono il tessile e l’abbigliamento. Una crisi che tocca dunque indistintamente tutta la produttività, non ne sono immuni neppure il commercio e il settore turistico alberghiero. L’incremento maggiore è ancora per gli uomini, 104 in più rispetto al 2008, 63 le donne. Numeri e percentuali diffusi dall’assessorato regionale al Lavoro. “Questi dati sulla mobilità – commenta l’assessore regionale al Welfare e Lavoro, Angela Migliasso – confermano la grave crisi che sta attanagliando la Provincia del Vco e che si era già evidenziata con i dati relativi all’utilizzo della cassa integrazione ordinaria”.
Tuesday, July 28, 2009
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