Una margherita con il centro del fiore giallo e i petali grigi, che splende, quasi fosse il sole, sull’icona dell’Isola Bella: è questo il marchio, che ha ottenuto, su richiesta di Mario Marcolini titolare dell’omonima pasticceria a Stresa, la registrazione dall’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi di Roma. «Non è il brevetto della ricetta, quello non sarebbe nemmeno possibile, visto che è frutto di una tradizione pasticcera che dura da 140 anni, ho invece registrato il marchio, frutto anche della creatività di Piero Crespi, che ne ha realizzato la parte grafica», tiene a sottolineare Marcolini. «Meglio precisarlo, anche per evitare polemiche inutili».
L’annuncio, due anni or sono, dell’avvio dell’iter per il marchio aveva infatti scatenato polemiche tra i colleghi pasticceri: anche il Comune aveva cercato di introdurre una sorta di denominazione di origine controllata per il tipico dolcetto stresiano, scontrandosi però con la realtà di più di un laboratorio dislocato fuori dal territorio comunale.
Ricoperte dallo zucchero a velo, le Margheritine, narra la tradizione, furono create da un pasticcere stresiano, tal Pietro Antonio Bolongaro, in onore di Margherita di Savoia, futura regina d’Italia, che era solita trascorrere a Stresa nella Villa Ducale periodi di villeggiatura con la madre Elisabetta di Sassonia, Duchessa di Genova. A colpire il palato della futura regina fu in particolare la friabilità delle margheritine di Stresa, oggi, 140 anni dopo, il segreto del successo di questo prodotto. La registrazione del marchio non impedirà ad altri pasticceri di produrre il famoso dolcetto, ma se qualcuno vorrà usare una margherita per simboleggiare i propri prodotti analoghi, dovrà fare i conti con il marchio depositato da Marcolini.
(Art. di Luca Gemelli su La Stampa)
L’annuncio, due anni or sono, dell’avvio dell’iter per il marchio aveva infatti scatenato polemiche tra i colleghi pasticceri: anche il Comune aveva cercato di introdurre una sorta di denominazione di origine controllata per il tipico dolcetto stresiano, scontrandosi però con la realtà di più di un laboratorio dislocato fuori dal territorio comunale.
Ricoperte dallo zucchero a velo, le Margheritine, narra la tradizione, furono create da un pasticcere stresiano, tal Pietro Antonio Bolongaro, in onore di Margherita di Savoia, futura regina d’Italia, che era solita trascorrere a Stresa nella Villa Ducale periodi di villeggiatura con la madre Elisabetta di Sassonia, Duchessa di Genova. A colpire il palato della futura regina fu in particolare la friabilità delle margheritine di Stresa, oggi, 140 anni dopo, il segreto del successo di questo prodotto. La registrazione del marchio non impedirà ad altri pasticceri di produrre il famoso dolcetto, ma se qualcuno vorrà usare una margherita per simboleggiare i propri prodotti analoghi, dovrà fare i conti con il marchio depositato da Marcolini.
(Art. di Luca Gemelli su La Stampa)
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