Più sicurezza per i bagnanti e per i fruitori delle acque dei laghi Maggiore, sponda piemontese, d’Orta e Mergozzo: è questo l’obiettivo dei quattro regolamenti attuativi della legge regionale del gennaio 2008, varati nei giorni scorsi dalla giunta del Piemonte su proposta dell’assessore ai Trasporti Daniele Borioli.
Le maggiori novità vengono dal regolamento sulla balneazione: il provvedimento della regione definisce come stagione balneare il periodo compreso tra il 15 giugno e il 15 settembre, lasciando ai comuni la possibilità di anticipare o posticipare le date tenendo conto delle condizioni meteorologiche.
Proprio ai Comuni toccherà delimitare gli specchi d’acqua destinati alla balneazione: in queste zone è previsto l’obbligo del servizio di soccorso con postazioni dotate di bagnino, barca a remi attrezzata, materiale di primo soccorso e bandiere di segnalazione. Analogo obbligo viene posto a carico dei gestori delle strutture turistico ricettive rivierasche, identificate dai comuni. Rimarranno fruibili, comunque, anche le aree non identificate dai comuni come riservate alla balneazione, ma in questi casi ai comuni sarà fatto obbligo di esporre cartelli multilingue, che avvisano del potenziale pericolo rappresentato dalla mancanza del servizio di salvamento.
«Per le strutture ricettive rivierasche l’obbligo del bagnino era già previsto da una precedente legge regionale» spiega Tranquillo Manoni, titolare di due campeggi e presidente della Faita Piemonte, l’associazione di categoria delle strutture ricettive all’aria aperta.
Gli altri tre regolamenti varati dalla Giunta regionale riguardano l’attività di locazione e noleggio delle barche, con l’istituzione di un Registro comunale delle unità di diporto adibite alla locazione, l’utilizzo del demanio idrico e infine l’istituzione di un ruolo provinciale per l’esercizio dei servizi di trasporto pubblico di navigazione non di linea. (Articolo di Luca Gemelli su La Stampa)
Le maggiori novità vengono dal regolamento sulla balneazione: il provvedimento della regione definisce come stagione balneare il periodo compreso tra il 15 giugno e il 15 settembre, lasciando ai comuni la possibilità di anticipare o posticipare le date tenendo conto delle condizioni meteorologiche.
Proprio ai Comuni toccherà delimitare gli specchi d’acqua destinati alla balneazione: in queste zone è previsto l’obbligo del servizio di soccorso con postazioni dotate di bagnino, barca a remi attrezzata, materiale di primo soccorso e bandiere di segnalazione. Analogo obbligo viene posto a carico dei gestori delle strutture turistico ricettive rivierasche, identificate dai comuni. Rimarranno fruibili, comunque, anche le aree non identificate dai comuni come riservate alla balneazione, ma in questi casi ai comuni sarà fatto obbligo di esporre cartelli multilingue, che avvisano del potenziale pericolo rappresentato dalla mancanza del servizio di salvamento.
«Per le strutture ricettive rivierasche l’obbligo del bagnino era già previsto da una precedente legge regionale» spiega Tranquillo Manoni, titolare di due campeggi e presidente della Faita Piemonte, l’associazione di categoria delle strutture ricettive all’aria aperta.
Gli altri tre regolamenti varati dalla Giunta regionale riguardano l’attività di locazione e noleggio delle barche, con l’istituzione di un Registro comunale delle unità di diporto adibite alla locazione, l’utilizzo del demanio idrico e infine l’istituzione di un ruolo provinciale per l’esercizio dei servizi di trasporto pubblico di navigazione non di linea. (Articolo di Luca Gemelli su La Stampa)
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