Wednesday, July 22, 2009

Superstrada dell’Ossola: Tutta da rifare


Tutto sbagliato, tutto da rifare. Gli automobilisti che da anni percorrono la superstrada del Sempione lo sanno da troppo tempo. Ora, almeno il «tutto da rifare», arriva anche dal tavolo-capezzale che il prefetto Riccardo Ubaldi ha voluto per rianimare quella striscia d’asfalto che, per chi arriva dalla Svizzera, è il peggior biglietto da visita del Belpaese.
L’ingegner Raffaele Celia, capocompartimento dell’Anas, lo ha detto senza fraintendimenti: «Dall’autunno scorso abbiamo fatto una mappatura completa di tutta la pavimentazione della superstrada, con mezzi diagnostici di alta precisione. E’emerso quello che sospettavamo, il problema non è nella parte più superficiale ma nei sottofondi. La strada è stata costruita sui depositi alluvionali del fiume Toce e alcuni tratti - sulle corsie di marcia, non di sorpasso - non hanno più i requisiti di portata. Si è determinata una situazione di stress strutturale che si riflette sulla pavimentazione». Così il richiestissimo asfalto drenante (7,50 euro al metro quadro contro i 4 di quello normale) non basta se non è accompagnato da interventi più radicali. «Il risanamento - continua Celia - deve partire dagli strati più profondi, dobbiamo recuperare le pendenze traversali che negli anni si sono perse, adeguare le barriere». Costo stimato per la sistemazione complessiva della superstrada: 25 milioni di euro. L’ingegner Angelo D’Alessio, provveditore alle opere pubbliche di Piemonte Valle d’Aosta, concorda: «Più che di lavori qui si parla di sicurezza». Nel frattempo sono stati appaltati tutti gli interventi di manutenzione. Per quanto riguarda l’asfalto, dopo le voragini dell’autunno scorso, molto è stato fatto. Restano ancora giardini di zolle da togliere per eliminare l’effetto-piscina dove le pendenze sono sballate e altri interventi che richiedono solo un po’ di pazienza. Quella che i pendolari hanno già esaurito da un pezzo, vedi le raccolte di firme del popolo di Facebook e i meno virtuali amministratori: «Io era tra i sindaci più scalmanati» ricorda Giampaolo Blardone, che da Pallanzeno si ritrova assessore provinciale proprio alla viabilità. Rifare da capo a piedi la statale servono i soldi. Il prefetto ha chiedo di unire le forze per tentare di aprire le casse della prossima finanziaria: «Troviamoci a metà settembre per la valutazione esatta dei costi». In caso contrario bisognerà attendere il prossimo contratto di programma tra Anas e Regioni. In quello del 2007-2011 la superstrada non era tra le priorità. Perché? «L’Anas - risponde Celia - rappresenta le questioni tecniche, poi la politica fa le sue scelte». (art. Carlo Bologna pubblicato su La Stampa)

No comments:

Post a Comment