Tutto è pronto per il via. Ieri pomeriggio nel dry pit i primi colpi di motore per le ultime regolazioni, prima della discesa in acqua, che si annuncia spettacolare con l’uso di imponenti gru capaci di sollevare le cinque tonnellate di peso di ogni catamarano.
Oggi alle 12,30 è in programma il giro di ispezione dei piloti sul circuito intorno alle Isole Borromee e poi alle 13,30 il via, per 90 minuti, alle prove libere sul percorso di gara. Seguiranno poi i briefing ai piloti da parte dei commissari di gara.
A fare il primo giro di prova sul tracciato della gara è stato il sindaco di Stresa Canio Di Milia, che è salito a bordo di una delle imbarcazioni dello starter per un visione in anteprima del percorso. «Pur a velocità sicuramente più moderata rispetto a quella della gara, è un campo di gara spettacolare» ha detto dopo essere sceso dall’imbarcazione.
Sono stati presentati ieri, intanto, i sei trofei, che saranno consegnati ai vincitori delle competizioni di Classe 1: a realizzarli è stato Enzo Rossi da Civita, artista originario di Civita Castellana trasferitosi da anni a Cameri. Realizzati in bronzo e lucidati a specchio, i trofei trasmettono la sensazione della vittoria e della velocità, che si intreccia con la tradizione e la storia del lago, rappresentata dall’unicorno. Grazie alla collaborazione con MG-Art, alcune opere in metallo dell’artista rimarranno esposte nelle vie e nelle piazze di Stresa, mentre alcuni suoi lavori in legno saranno esposti negli alberghi del lungolago.
La passeggiata di Stresa si è ormai trasformata in un grande contenitore, dove sono stati realizzati spazi per gli sponsor ed esposte autovetture tra cui una multicolore collezione di nuove Fiat Cinquecento. Nell’area antistante l’imbarcadero di Stresa è stato installato nella mattinata un lussuoso Yacht, denominato Stresa, realizzato dalla Montecarlo Marine, società del gruppo dei Cantieri Nautici Stresa.
Sul lungolago c’è anche il gazebo di Legambiente, per testimonare la crontrarietà ad una esibizione considerata «assolutamente estranea al lago, vecchia come impostazione scenografica, superata come tecnologia che sfrutta le risorse fossili in esaurimento, indifferente alle conseguenze del riscaldamento globale, alla ricerca di un profitto - qui ed ora - senza futuro».
(Luca Gemelli su La Stampa)
Oggi alle 12,30 è in programma il giro di ispezione dei piloti sul circuito intorno alle Isole Borromee e poi alle 13,30 il via, per 90 minuti, alle prove libere sul percorso di gara. Seguiranno poi i briefing ai piloti da parte dei commissari di gara.
A fare il primo giro di prova sul tracciato della gara è stato il sindaco di Stresa Canio Di Milia, che è salito a bordo di una delle imbarcazioni dello starter per un visione in anteprima del percorso. «Pur a velocità sicuramente più moderata rispetto a quella della gara, è un campo di gara spettacolare» ha detto dopo essere sceso dall’imbarcazione.
Sono stati presentati ieri, intanto, i sei trofei, che saranno consegnati ai vincitori delle competizioni di Classe 1: a realizzarli è stato Enzo Rossi da Civita, artista originario di Civita Castellana trasferitosi da anni a Cameri. Realizzati in bronzo e lucidati a specchio, i trofei trasmettono la sensazione della vittoria e della velocità, che si intreccia con la tradizione e la storia del lago, rappresentata dall’unicorno. Grazie alla collaborazione con MG-Art, alcune opere in metallo dell’artista rimarranno esposte nelle vie e nelle piazze di Stresa, mentre alcuni suoi lavori in legno saranno esposti negli alberghi del lungolago.
La passeggiata di Stresa si è ormai trasformata in un grande contenitore, dove sono stati realizzati spazi per gli sponsor ed esposte autovetture tra cui una multicolore collezione di nuove Fiat Cinquecento. Nell’area antistante l’imbarcadero di Stresa è stato installato nella mattinata un lussuoso Yacht, denominato Stresa, realizzato dalla Montecarlo Marine, società del gruppo dei Cantieri Nautici Stresa.
Sul lungolago c’è anche il gazebo di Legambiente, per testimonare la crontrarietà ad una esibizione considerata «assolutamente estranea al lago, vecchia come impostazione scenografica, superata come tecnologia che sfrutta le risorse fossili in esaurimento, indifferente alle conseguenze del riscaldamento globale, alla ricerca di un profitto - qui ed ora - senza futuro».
(Luca Gemelli su La Stampa)
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