Sono tre i punti inquinati sulla sponda piemontese del Lago Maggiore, di cui due in modo grave. E' il responso della "Goletta dei Laghi" di Legambiente, al termine di una settimana di monitoraggio sullo stato di salute del Verbano, realizzato in collaborazione con il Consorzio Obbligatorio Oli Usati.
Sono risultati "fortemente inquinati" (cioe' con la presenza di coliformi fecali e/o streptococchi fecali in misura maggiore di 500 UFC/100 ml e/o Escherichia Coli in misura maggiore di 2000 UFC/100 ml) alcune foci nella parte in provincia di Novara e più precisamente alla foce del torrente Erno, e quella del torrente Vevera. I campioni prelevati sono risultati "inquinati" (cioe' con coliformi fecali e/o streptococchi fecali in misura maggiore di 100 UFC/100 ml e/o Escherichia Coli in misura di 1000 UFC/100 ml) invece a Baveno (nel Vco), all'altezza della foce di un torrentello sulla statale del Sempione al civico n. 30. "Le criticita' del Lago Maggiore - dichiara Vanda Bonardo, presidente di Legambiente Piemonte - sono concentrate tutte sulle foci dei torrenti. Il vero male, pero', giace sui fondali del bacino, vittima per anni di sversamenti incontrollati di sostanze chimiche e metalli pesanti altamente tossici, come il Ddt e il mercurio, da parte dell'area industriale di Pieve Vergonte. E' quindi urgente la bonifica dell'area industriale e il risanamento ambientale delle zone inquinate". Ma il Lago Maggiore, spiega una nota, "e' protagonista di un'altra anomalia: la Regione Piemonte compie le sue analisi sulla balneabilita' del bacino basandosi sulla legge del 1982, come tutte le altre regioni italiane; la Lombardia, invece, ha anticipato frettolosamente l'entrata in vigore della nuova normativa sulla balneazione, che presenta delle 'maglie' molto piu' larghe'' in termini di parametri di rilevazione. "Il caso del Lago Maggiore - dice Katia Le Donne, portavoce di 'Goletta dei Laghi' di Legambiente - e' indicativo, perche' il bacino si divide in due Regioni che applicano normative diverse. E con la decisione presa dalla Lombardia non possiamo che ironicamente consigliare ai piemontesi di andare fare il bagno sulla sponda lombarda, dove risulta tutto pulito". Se analizzato con i parametri della nuova normativa adottata in Lombardia, infatti, il punto trovato inquinato a Baveno sarebbe pulito. "Un'incredibile contraddizione - chiosa Le Donne -, che fa pensare a due pesi e due misure per garantire la salute dei bagnanti".
(Articolo di Cli/Chc pubblicato da AGI)
Sono risultati "fortemente inquinati" (cioe' con la presenza di coliformi fecali e/o streptococchi fecali in misura maggiore di 500 UFC/100 ml e/o Escherichia Coli in misura maggiore di 2000 UFC/100 ml) alcune foci nella parte in provincia di Novara e più precisamente alla foce del torrente Erno, e quella del torrente Vevera. I campioni prelevati sono risultati "inquinati" (cioe' con coliformi fecali e/o streptococchi fecali in misura maggiore di 100 UFC/100 ml e/o Escherichia Coli in misura di 1000 UFC/100 ml) invece a Baveno (nel Vco), all'altezza della foce di un torrentello sulla statale del Sempione al civico n. 30. "Le criticita' del Lago Maggiore - dichiara Vanda Bonardo, presidente di Legambiente Piemonte - sono concentrate tutte sulle foci dei torrenti. Il vero male, pero', giace sui fondali del bacino, vittima per anni di sversamenti incontrollati di sostanze chimiche e metalli pesanti altamente tossici, come il Ddt e il mercurio, da parte dell'area industriale di Pieve Vergonte. E' quindi urgente la bonifica dell'area industriale e il risanamento ambientale delle zone inquinate". Ma il Lago Maggiore, spiega una nota, "e' protagonista di un'altra anomalia: la Regione Piemonte compie le sue analisi sulla balneabilita' del bacino basandosi sulla legge del 1982, come tutte le altre regioni italiane; la Lombardia, invece, ha anticipato frettolosamente l'entrata in vigore della nuova normativa sulla balneazione, che presenta delle 'maglie' molto piu' larghe'' in termini di parametri di rilevazione. "Il caso del Lago Maggiore - dice Katia Le Donne, portavoce di 'Goletta dei Laghi' di Legambiente - e' indicativo, perche' il bacino si divide in due Regioni che applicano normative diverse. E con la decisione presa dalla Lombardia non possiamo che ironicamente consigliare ai piemontesi di andare fare il bagno sulla sponda lombarda, dove risulta tutto pulito". Se analizzato con i parametri della nuova normativa adottata in Lombardia, infatti, il punto trovato inquinato a Baveno sarebbe pulito. "Un'incredibile contraddizione - chiosa Le Donne -, che fa pensare a due pesi e due misure per garantire la salute dei bagnanti".
(Articolo di Cli/Chc pubblicato da AGI)
No comments:
Post a Comment