Gli abitanti del Vco sono i giocatori più "incalliti" del Piemonte. Nella Provincia Azzurra, infatti, si registra la più alta spesa pro capite per la Dea bendata.
Ammonta a 3,1 miliardi il volume delle giocate in Piemonte nell'arco del 2008. Secondo i dati diffusi ieri del Censis, la regione rappresenta il 6,8% del mercato nazionale del settore giochi. Circa 2,2 miliardi (il 69,3%) ritornano in vincita ai giocatori.
Il Piemonte non è comunque tra le regioni in cui si investe di più in giochi pubblici. La spesa pro-capite, considerando la popolazione maggiore di 15 anni, è di 815 euro, un dato che colloca il Piemonte al dodicesimo posto tra le regioni italiane e al di sotto anche della media nazionale (894 euro).
Lo studio del Censis consente di analizzare anche il comportamento delle singole province. Quella con la spesa pro capite più alta è la provincia del Verbano-Cusio-Ossola, dove ogni residente con più di 15 anni ha speso nel 2008 un totale di 1.146 euro. Un dato che colloca il Vco persino al settimo posto in campo nazionale.
E la quasi totalità (97,6%) di questi 1.146 euro sono stati investiti in giochi di pura fortuna (contrapposti a quelli in cui prevale il fattore abilità).
Molto al di sotto della media invece la spesa pro capite nella provincia di Cuneo: 680 euro. Cuneo è anche la provincia piemontese in cui nel periodo 2004-2008 la spesa per i giochi è aumentata di meno: 41,3%. Il primato regionale in tal senso, questa volta, è di Vercelli, +55,4%.
Il confronto fra dati regionali e nazionali consente di rilevare una certa preferenza in Piemonte per i giochi elettronici (soprattutto le new slot, eredi dei videopoker), che rappresentano il 53,4% degli incassi totali (contro il 46,6% nazionale). Tirano meno invece le varie forme di Gratta e vinci, che raggiungono il 15,4% del totale giocato, contro il 20,2% a livello nazionale.
( Articolo di R.V. pubblicato sulla Prealpina )
Ammonta a 3,1 miliardi il volume delle giocate in Piemonte nell'arco del 2008. Secondo i dati diffusi ieri del Censis, la regione rappresenta il 6,8% del mercato nazionale del settore giochi. Circa 2,2 miliardi (il 69,3%) ritornano in vincita ai giocatori.
Il Piemonte non è comunque tra le regioni in cui si investe di più in giochi pubblici. La spesa pro-capite, considerando la popolazione maggiore di 15 anni, è di 815 euro, un dato che colloca il Piemonte al dodicesimo posto tra le regioni italiane e al di sotto anche della media nazionale (894 euro).
Lo studio del Censis consente di analizzare anche il comportamento delle singole province. Quella con la spesa pro capite più alta è la provincia del Verbano-Cusio-Ossola, dove ogni residente con più di 15 anni ha speso nel 2008 un totale di 1.146 euro. Un dato che colloca il Vco persino al settimo posto in campo nazionale.
E la quasi totalità (97,6%) di questi 1.146 euro sono stati investiti in giochi di pura fortuna (contrapposti a quelli in cui prevale il fattore abilità).
Molto al di sotto della media invece la spesa pro capite nella provincia di Cuneo: 680 euro. Cuneo è anche la provincia piemontese in cui nel periodo 2004-2008 la spesa per i giochi è aumentata di meno: 41,3%. Il primato regionale in tal senso, questa volta, è di Vercelli, +55,4%.
Il confronto fra dati regionali e nazionali consente di rilevare una certa preferenza in Piemonte per i giochi elettronici (soprattutto le new slot, eredi dei videopoker), che rappresentano il 53,4% degli incassi totali (contro il 46,6% nazionale). Tirano meno invece le varie forme di Gratta e vinci, che raggiungono il 15,4% del totale giocato, contro il 20,2% a livello nazionale.
( Articolo di R.V. pubblicato sulla Prealpina )
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